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Alluvione in Romagna, Misericordie ancora in prima linea

Il bilancio di uomini e mezzi dalla Toscana dopo la prima settimana di intervento

Ci sono anche 5 Misericordie delle provincia di Arezzo che sono impegnate fin dai primi giorni nei luoghi delle alluvioni in Emilia Romagna. Sono infatti partiti uomini e mezzi da Chitignano, Faella, Pieva Santo Stefano, San Giovanni Valdarno e Arezzo.

Insieme a molte altre Misericordie della Toscana operano all’interno della colonna mobile nazionale e di quella della Regione Toscana. Il primo bilancio, a una settimana dall’attivazione dell’intervento, parla di 108 confratelli provenienti da Misericordie di tutta la regione, impegnati oltre Appennino, con idrovore, gruppi elettrogeni, fuoristrada, un’officina mobile, tank per il rifornimento dei mezzi, mezzi movimento terra, un mezzo adibito a segreteria mobile e altri mezzi di servizio.

Misericordie al lavoro nelle zone alluvionate

“Come sempre ci siamo messi a disposizione, per aiutare che si trova nel bisogno” dice il presidente della Federazione regionale delle Misericordie, Alberto Corsinovi. “L’impegno che questa emergenza richiede non è terminato; c’è ancora bisogno d’aiuto e ce ne sarà nei prossimi giorni; ma continueremo a fare la nostra parte, grazie alla grande generosità dei nostri confratelli, che voglio ringraziare, e all’esperienza e preparazione tecnica che abbiamo accumulato in questi anni in, purtroppo, tante emergenze.”

All’interno della colonna mobile nazionale, sono attivi moduli idraulici con motopompe per l’aspirazione e vuotatura, oltre a squadre di volontari in supporto ai cittadini nelle operazioni di spalatura dei fanghi e rimozione dei detriti. E’ stata anche fornita disponibilità di logisti al modulo HCP (alta capacità di pompaggio) dell’Area emergenze nazionale che è stato attivato dal Dipartimento di protezione civile in aiuto al Consorzio di bonifica del Ravennate per “svuotare” alcuni canali minori che mettevano in pericolo circa 5.000 persone della città di Ravenna.

Con la colonna mobile della Regione Toscana le Misericordie sono presenti a Conselice, dove partecipano alla gestione dell’emergenza con moduli idraulici, personale per idrovore ad alta capacità, personale per lo smistamento pasti e in genere per l’assistenza alla popolazione, coordinati dalla segreteria mobile. La colonna mobile toscana è stata inoltre impiegata per intervenire nelle periferie di Forlì per andare ad alleggerire il letto di un corso d’acqua che minacciava la città stessa con l’impiego di idrovore ad alta capacità. E’ stato inoltre fornito supporto alla colonna mobile della Regione Veneto per l’attività di 6 operatori con fuoristrada e pulmini a supporto della popolazione nel comune di Brisighella.

In Toscana sono inoltre completamente mobilitate le Misericordie di Palazzuolo, Marradi e Firenzuola per l’emergenza che ha riguardato i 3 comuni dell’Alto Mugello. Sono state attivate e costantemente operative sia la sala situazioni nazionale che la sala operativa regionale delle Misericordie, che hanno sede a Pistoia.

Le Misericordie finora attivate nell'emergenza: Campi Bisenzio, Impruneta, Badia a Ripoli, Oste, Prato–Seano, Prato–Vernio, Albinia, Firenze Duomo, Capannori, Torrenieri, Empoli, Montelupo Fiorentino, Pontassieve, Lastra a Signa, Castelfranco, Pistoia, Marlia, Santa Croce, Siena, Castelnuovo di Garfagnana, Asciano e San Vincenzo, Arcidosso, Grosseto, Borgo a Mozzano, Camaiore e Lido, Camporgiano, Capezzano Pianore, Chianciano, Chianni, Chitignano, Crespina, Faella, Grosseto, Massa, Montecarlo, Pieve Santo Stefano, Pontedera, Prato, San Giovanni Valdarno, San Miniato, San Pietro In Palazzi, Terricciola, Torre Del Lago, Volterra, Montenero, Livorno, Sarteano, Arezzo, Viareggio.

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