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Martedì, 16 Aprile 2024
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Alluvione, De Robertis (Pd): "Partita la richiesta della calamità naturale"

Lunedì scorso la Regione ha deliberato la richiesta al Ministero delle politiche Agricole e Forestali del riconoscimento dello stato di calamità naturale per le attività agricole colpite dall’alluvione del 27 e 28 luglio

“Lunedì scorso la Regione ha deliberato la richiesta al Ministero delle politiche Agricole e Forestali del riconoscimento dello stato di calamità naturale per le attività agricole colpite dall’alluvione del 27 e 28 luglio”. A darne notizia è la vicepresidente del Consiglio regionale Lucia De Robertis.

“Per la provincia di Arezzo – continua l’esponente PD a Palazzo del Pegaso – i comuni interessati sono quelli di Arezzo, Anghiari, Monterchi, Sansepolcro, Monte San Savino, Civitella in Val di Chiana, Marciano della Chiana, Lucignano, Castiglion Fiorentino e Foiano della Chiana. La delibera, inoltre, riconosce per i nostri territori danni per tre milioni di euro alle strutture aziendali e per 19 milioni di euro alle colture. Un atto importantissimo, quello assunto della Regione, al quale il nuovo Governo dovrà dare rapido riscontro ”.

“Ci sono poi altre importanti novità riguardo alle misure regionali a sostegno dei territori colpiti dall’alluvione  - continua De Robertis -, poiché  nei prossimi giorni saranno attivati i bandi per l’accesso delle imprese agricole alle garanzie regionali sui finanziamenti straordinari, e quelli del Consiglio regionale per i contributi ad amministrazioni comunali e soggetti privi della finalità di lucro danneggiati.”

La prima misura, decisa il 5 agosto scorso dalla Giunta, mette a disposizione 1 milione di euro per garantire finanziamenti in conto liquidità di importo non superiore ai centosessantamila euro. La garanzia andrà a coprire fino all’ottanta per cento del prestito”. I contributi del Consiglio regionale, decisi dall’Ufficio di Presidenza il 30 luglio proprio su proposta di De Robertis, saranno destinati, per una somma complessiva di centotrentamila euro, alle amministrazioni comunali, e per altri settantamila euro ad associazioni e soggetti privi della finalità di lucro. La misura è finanziata con il taglio dei vitalizi operato nell’ultimo quadriennio, che già in passato ha sostenuto analoghi interventi.

“Si tratta di prime misure – commenta la Vicepresidente del Consiglio regionale – che la Regione ha attivato con prontezza, assieme alla ripartizione delle risorse per gli interventi di somma urgenza e alla messa in disponibilità degli strumenti del microcredito per le imprese, disponibile presso Fidi Toscana, in attesa delle necessarie determinazioni del Governo sull’emergenza nazionale e sullo stato di calamità per l’agricoltura, fondamentali per garantire nella nostra provincia il superamento dei problemi creati”.

È indubbio, infatti, che la provincia di Arezzo abbia pagato il prezzo più caro, a cominciare dalla perdita di una vita umana. Dei 2 milioni e mezzo di euro necessari per gli interventi necessari  a ripristinare le situazioni di sicurezza, oltre 1 milione e 600 mila riguardano, infatti, l’aretino. Per quanto riguarda i danni alle imprese agricole, quelli complessivi sono stimati in 24 milioni di euro, di cui 14 ad Arezzo. Per le altre imprese, danni complessivi per 7 milioni di euro, di cui ben 3 milioni e 514 mila euro nella sola provincia aretina. Stesso trend, infine, per i danni ai privati: 15 milioni il dato complessivo delle prime stime, di cui addirittura 13 nel solo comune di Arezzo.

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