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Martedì, 16 Aprile 2024
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Alberi monumentali: un elenco per tutelarli. Dal faggio del Sasso al leccio di Gnicche, gli esemplari aretini

Sono in tutto 13 gli alberi monumentali presenti nell'elenco redatto dalla Regione Toscana. La prima stesura di questo documento risale al 15 dicembre del 2014 e conta 122 esemplari sparsi tutti gli angoli del territorio toscano. Per quanto...

Sono in tutto 13 gli alberi monumentali presenti nell'elenco redatto dalla Regione Toscana.

La prima stesura di questo documento risale al 15 dicembre del 2014 e conta 122 esemplari sparsi tutti gli angoli del territorio toscano. Per quanto riguarda la provincia di Arezzo la lista ne conta 11: sei in Valtiberina, uno in Casentino, due in Valdambra, uno ad Arezzo e un altro in Valdichiana. A distanza di tre anni da quella prima stesura ecco che l'elenco è stato rivisto e aggiornato. Sono in tutto 55 gli alberi che sono stati inseriti, due dei quali nel territorio provincia aretino.

"Abbiamo approvato questo atto - spiega Valentina Vadi, consigliera regionale - per insistere sulla tutela di queste piante che rappresentano la storia di territori interi. L'atto approvato in Regione è semplicemente un'integrazione a quello già esistente e aggiornata il 15 dicembre del 2014".

Nell'ordine, gli alberi riconosciuti come monumentali tra i 55 aggiunti ad inizio mese ci sono:

  • Arezzo - località Casafredda Quercus pubescente Willd (Roverella) circonferenza 570 cm altezza 24 metri.
  • Montevarchi - località Colle dei Cappuccini Quercus ilex L. (Leccio) circonferenza 520 cm altezza 20 metri.

Già presenti gli altri 11 alberi monumentali che sono:

  • Arezzo - Sestino Riserva naturale Sasso di Simone Fagus Sylvatica (faggio) circonferenza 310 cm altezza 12 metri antecedente al 1800. Denominato Faggio del Sasso.
  • Arezzo - Sansepolcro Riserva naturale Alpe della Luna Quercus cerri (cerro) circonferenza 330 cm altezza 20,50 metri antecedente al 1750.
  • Arezzo - Sansepolcro Riserva naturale Alpe della Luna Fagus sylvatica (faggio) circonferenza 480 cm altezza 18 metri. Antecedente al 1800.
  • Arezzo - Sansepolcro Riserva naturale Alpe della Luna Castanea sativa (castagno) circonferenza 630 cm altezza 20,10 antecedente al 1700.
  • Arezzo - Pieve Santo Stefano Riserva naturale Alta Valle del Tevere Quercus cerris (cerro) circonferenza 452 cm altezza 18 metri 1700.
  • Arezzo - Bibbiena località Marena Quercus crenata (cerro sughera) circonferenza 380 cm altezza 22 metri impiantato nel 1850.
  • Arezzo - Bucine località Poggio Amaro Quercus ilex (leccio) circonferenza 350 cm altezza 12 metri. Impiantati nel 1700.
  • Arezzo - Bucine località Pietraviva Taxus beccata (tasso) circonferenza 375 cm altezza 16 metri. Antecedente al 1700.
  • Arezzo - Anpil Bosco di Sargiano Quercus ilex (leccio) Leccio di Gnicche 410 cm 14 metri di altezza. Antecedente al 1800. Leccio di Gnicche.
  • Arezzo - Cortona località Gabbiano Quercus robur (farnia) quercia di Luca 532 cm altezza 22 metri antecedente al 1500.
  • Arezzo - Anghiari località Le Bigonaie Castanea sativa (castagno) circonferenza 960 cm altezza 15 metri antecedente al 1700.

L’atto risponde a quanto richiesto dalla legge regionale 30/2015 che a sua volta recepisce e disciplina quanto stabilito dalla legislazione nazionale che prevede appunto il censimento da parte dei comuni degli alberi monumentali al fine di inserirli in un apposito elenco di raccolta.

La cura e la conservazione di queste specie di alberi spetta alle amministrazioni locali le quali hanno il compito di provvedere al benessere degli esemplari censiti nel proprio territorio, usufruendo anche di contributi da parte della Regione Toscana.

La commissione regionale Territorio e Ambiente, presieduta da Stefano Baccelli ha infatti licenziato questa mattina la proposta di delibera della giunta che contiene un elenco di alberi da inserire nell’elenco nazionale degli alberi monumentali, secondo quanto previsto dalla legge 10 del 2013. La commissione ha accompagnato al parere favorevole una lettera con cui si sollecitano i Comuni che ancora non lo hanno fatto a censire e segnalare gli alberi nel loro territorio. Dopo che il provvedimento nazionale è stato varato, la Toscana con una legge regionale ha recepito la normativa e dato il via alle operazioni di censimento, anche tramite una convenzione con il Corpo Forestale dello Stato per dare supporto ai Comuni.

“Lo scopo di questa normativa – ha spiegato il presidente Stefano Baccelli – è quello non solo di tutelare, ma anche di valorizzare e promuovere questi alberi, anche in funzione turistica”.

Francesco Gazzetti (Pd) si è dichiarato “soddisfatto di un provvedimento interessante e utile per implementare alcune forme di turismo”. (cem)

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