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Santuario del Calcinaio, è Luogo del cuore Fai: ecco 50 mila euro di finanziamento. Via ai lavori di sistemazione dei canali fluviali

I soldi del ministero molto probabilmente non arriveranno più. Ma altri lavori sono in procinto di partire a Santa Maria delle Grazie al Calcinaio. Il santuario, gioiello dell’architettura rinascimentale italiana ai piedi del borgo di Cortona,  si...

I soldi del ministero molto probabilmente non arriveranno più. Ma altri lavori sono in procinto di partire a Santa Maria delle Grazie al Calcinaio. Il santuario, gioiello dell’architettura rinascimentale italiana ai piedi del borgo di Cortona, si è classificato all'11esimo posto tra tra i beni più votati a livello nazionale nell’ambito della settima edizione de “I Luoghi del Cuore”.

"Grazie all’impegno dell’Associazione Amici del Calcinaio e della Delegazione FAI di Arezzo, 22.314 persone nel 2014 hanno dimostrato il legame e l’attenzione nei confronti del Santuario segnalandolo al censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo", ricorda in una nota la diocesi di Arezzo Cortona e Sansepolcro.

Di sicuro i fondi raccolti arrivano in un momento importante, ma non saranno sufficienti per placare la delusione espressa negli ultimi giorni dal primo cittadino di Cortona, Francesca Basanieri, che ha denunciato la cancellazione del contributo, del valore di 700mila euro, destinato all'imponente chiesa.

Eppure i cortonesi hanno dimostrato quanto sia importante per loro: "Grazie a questo importante risultato ottenuto nel censimento - spiega ancora la Diocesi - il bene ha potuto beneficiare di un contributo “I Luoghi del Cuore” di 30mila euro - a cui si sono aggiunti 20mila raccolti dall’associazione Amici del Calcinaio - che, su richiesta della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, è stato destinato alla sistemazione dei canali fluviali a monte del santuario, in particolare del cunicolo che attraversa l’edificio religioso nelle parti strutturali di fondazione. L’intervento di sistemazione idraulica dell’area – intervento forse poco appariscente ma fondamentale per la tutela del Santuario - è stato infatti individuato come lavoro di urgenza primaria dalla Diocesi di concerto con la Soprintendenza Archeologica-Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Siena Grosseto Arezzo".

La posizione del santuario è, come noto, particolare, perché nel luogo – già prima della sua costruzione - confluivano le acque che alimentavano le vasche contenenti calce viva (da qui il nome Calcinaio) per la concia delle pelli. Su una di queste vasche era dipinta l’effigie della Madonna con Bambino, oggi collocata sull’altare maggiore del Santuario. Secondo la tradizione popolare, dinanzi a questa vasca, nel giorno del Venerdì Santo del 1484, due buoi si inginocchiarono dinanzi all’immagine sacra. Il fatto fu visto da un contadino che, immediatamente, lo raccontò e – da allora – fu un continuo accorrere di fedeli. In seguito alle testimonianze di guarigioni prodigiose e alle offerte fatte dalla Corporazione dei Calzolai, proprietaria delle vasche per le conce, fu deciso di costruire, nel luogo, un tempio in onore della Madonna. Il progetto fu affidato al celebre architetto Francesco di Giorgio Martini nel 1485 e l’opera fu completata nel 1549. Con l’intervento sostenuto dal progetto I Luoghi del Cuore, che si concluderà nel mese di novembre, si intende mantenere l’antico sistema di canalizzazione del ruscello nella posizione originaria, scongiurando però, attraverso un insieme di opere di sistemazione dei canali, le infiltrazioni e i conseguenti danni derivanti dallo scorrimento delle acque lungo e sotto le fondazioni dell’edificio. Le strutture, infatti, erose dai cinquecento anni di azione dell’acqua, che lentamente ma indefessamente penetra nel terreno sottostante la Chiesa, presentavano ormai criticità tali da pregiudicare la statica dell’edificio. Il progetto di regimazione delle acque nell’area circostante la Chiesa di S.M. delle Grazie al Calcinaio è stato realizzato dall’arch. Pietro Treghini, incaricato dalla Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro ed approvato dalla Soprintendenza di Siena, Grosseto e Arezzo. L’impresa Carlini di Cortona eseguirà i lavori.

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