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Agorà, parola ai lavoratori della sede operativa: "Situazione difficile ma noi andiamo avanti"

Porta la firma dei lavoratori della sede amministrativa di Agorà la lettera recapitata direttamente a tutti i media locali. Una presa di posizione netta e molto chiara che pone l'accento su vari aspetti portati alla luce dalle recenti...

Porta la firma dei lavoratori della sede amministrativa di Agorà la lettera recapitata direttamente a tutti i media locali.

Una presa di posizione netta e molto chiara che pone l'accento su vari aspetti portati alla luce dalle recenti affermazioni esternate dai rappresentanti sindacali dei lavoratori e da alcuni ex dipendenti della cooperativa di servizi alla persona.

“A fronte del clamore sollevato in queste settimane sulla situazione delle retribuzioni di Agorà - fanno sapere i lavoratori della sede amministrativa - siamo con la presente a chiarire che anche per quanto ci riguarda esiste un problema di ritardo nell’erogazione degli stipendi, con le conseguenze immaginabili per la gestione della quotidianità delle nostre famiglie, ma ci teniamo tuttavia a sottolineare come, in questo particolare momento di difficoltà, lavoriamo ogni giorno più sodo per il bene della cooperativa e di noi tutti, visto che siamo una grande comunità composta da tante persone che lavorano tutte per garantire ogni giorno un giorno migliore di vita per i nostri ospiti: da Fulvio, 93 anni, che aiutiamo a vivere nella maggiore serenità possibile gli ultimi anni di vita, a Claudio, 23 anni e affetto dalla sindrome di Down, che tutti i giorni prova a trascorrere con il supporto dei nostri operatori una vita al 100% delle sue possibilità.

È soprattutto per loro che ci dissociamo nettamente dall'atteggiamento, come già sottolineato ieri dalla referente FP Cgil Alessandra Ricciarini, eccessivo e difficilmente comprensibile di alcune colleghe, che licenziandosi in tronco come hanno fatto, hanno solo contribuito a mettere ancora più in difficoltà sé stesse, la cooperativa e tutti noi. Fra l'altro erano colleghe che lavoravano in una delle strutture fiore all'occhiello della cooperativa, che insieme alle nostre altre strutture per la disabilità presenti in Valdichiana sono state riconosciute ed sottolineate quale segno di esemplare gestione di questo tipo di strutture dall'istituto Sant'Anna di Pisa, portando in alto il nome di Arezzo in Toscana".

Un intervento duro che di fatto mette le distanze tra gli ultimi eventi che si sono susseguiti fino ad arrivare a considerazioni riguardanti il ruolo dell'opinione pubblica e della politica.

"Eccessiva e anche mortificante a nostro avviso la speculazione politica e mediatica che è emersa in queste settimane, che si riversa su tutti noi lavoratori e sulle nostre vite, trasformando una realtà di persone che si impegna quotidianamente per il bene di altre persone in un campo di battaglia per scopi politici del momento e di consenso personale, a vario titolo.

Ciò premesso, le recenti azioni finanziarie intraprese ed in via di attuazione, unitamente alla prossima apertura di due importanti strutture per anziani e di riabilitazione e ad una contestuale riorganizzazione gestionale, sono la dimostrazione della vitalità gestionale della cooperativa e della concreta volontà di superare le difficoltà che qualunque azienda nel corso della sua "vita" è costretta prima o poi ad attraversare e ci fanno guardare al futuro con ottimismo e rinnovata fiducia nel nostro lavoro. In tal senso la qualità della nostra gestione dell'assistenza agli anziani e ai disabili è da più parti sottolineata quale fra le migliori in circolazione e questo ci dà ancora più forza nell'affrontare il domani con la convinzione che solo migliorando dove si può è possibile superare le difficoltà.

Invitiamo pertanto tutti i detrattori che in queste settimane stanno speculando sulla vicenda, spesso come detto solo a scopo politico personale o propagandistico, ad evitare di fare populismo sulla pelle delle persone ergendosi a salvatori della patria quando, se la situazione tornerà alla normalità come auspichiamo e crediamo e come stabilito dall’accordo sottoscritto con la Regione e con i sindacati, non sarà certo grazie a loro ma al costante e continuo impegno di tutti noi".

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