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Agnelli: “Non intendo celebrare unioni civili tra omosessuali"

“Non intendo celebrare unioni civili tra omosessuali, volentieri cedo il compito a tutti i consiglieri”. Così Mario Agnelli, Sindaco di Castiglion Fiorentino, durante il consiglio comunale, tenutosi ieri sera, sulla mozione presentata dal...

“Non intendo celebrare unioni civili tra omosessuali, volentieri cedo il compito a tutti i consiglieri”. Così Mario Agnelli, Sindaco di Castiglion Fiorentino, durante il consiglio comunale, tenutosi ieri sera, sulla mozione presentata dal consigliere di maggioranza Lucio Luconi sulle Unioni Civili.

“ Non può – continua - un governo non votato dal popolo, e quindi senza un programma elettorale, decidere su di una materia così delicata”. Un argomento spinoso quello delle Unioni Civili e l’adozione di figli da parte di coppie omosessuali che sta interessando, in queste ultime settimane, l’opinione pubblica e non solo. C’è, infatti, un governo praticamente alla ricerca disperata di voti per far passare una legge che presenta molti dubbi.

“E’ stato detto che siamo ultimi in Europa in temi dei diritti per gli omosessuali. Ebbene primo o ultimi a me non interessa, io non discrimino nessuno ma non voglio neanche esserlo” aggiunge il Sindaco Agnelli.

“Il nostro desiderio – si legge nella mozione di Libera Castiglioni - è quello di salvaguardare la famiglia tradizionale, fulcro morale, sociale ed economico del Paese, ribadendo che la stessa è composta da un uomo e una donna e che non può essere assolutamente vista come uno stereotipo da superare.

Un figlio è il frutto dell’unione tra uomo e donna, e che mettere al mondo una nuova vita dovrebbe essere una scelta consapevole fatta per il bene del nascituro e non per assecondare un desiderio personale”.

L’attuale ipocrisia linguistica, accentuata dall’uso indiscriminato di termini e definizioni di lingua straniera, ha creato confusione e disorientamento tra la popolazione, credendo che soltanto cambiandone la denominazione si possa mascherare il reale intento di proporre da una parte una sostanziale omogeneità con il matrimonio eterosessuale e dall’altra il tentativo di aggirare la legge che vieta il ricorso alla maternità surrogata.

“Non ritenengo ne giusto ne opportuno questo desiderio di trasformare frettolosamente in istituzione un sistema di garanzie di diritti individuali che, laddove rilevato carente, ad esempio in tema di successioni o reversibilità adozioni, dovrebbe essere modificato attraverso una revisione del codice civile o l’emanazione di leggi che riguardino la specifica normativa” dichiara Agnelli. È infine distonico il clamoroso silenzio sulle unioni civili eterosessuali e sulla necessaria revisione della legge sulle adozioni, elevate quelle internazionali a discapito di quelle italiane, rispetto all’enfasi che si sta creando in merito alla regolamentazione delle unioni di persone dello stesso sesso.

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