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Affidamento lavori pubblici: le nuove linee guida del Comune. "Così favoriamo anche gli operatori del territorio"

Oltre il 50 per cento degli operatori edili, chiamati a prendere parte alle procedure di negoziazione, dovrà essere rappresentato da realtà locali operanti nel territorio aretino. A stabilirlo è il nuovo testo redatto dall'amministrazione...

Oltre il 50 per cento degli operatori edili, chiamati a prendere parte alle procedure di negoziazione, dovrà essere rappresentato da realtà locali operanti nel territorio aretino.

A stabilirlo è il nuovo testo redatto dall'amministrazione comunale di Arezzo che ha recentemente approvato un nuovo documento di indirizzo sulle modalità di affidamento dei lavori pubblici. Attenzione però, i destinatari di queste misure sono coloro che parteciperanno a gare di appalto per lavori da un importo minimo di 40mila euro fino ad un massimo di un milione di euro.

Secondo quanto spiegato dal sindaco Alessandro Ghinelli e dal vice Gianfrancesco Gamurrini, verranno invitati operatori economici qualificati in numero maggiore rispetto ai minimi indicati dalla norma e comunque non inferiore a trenta, sia per meglio assicurare la concorrenzialità delle singole gare, sia per rendere più concreto il rispetto del principio di rotazione.

Per determinate tipologie di lavori di manutenzione, di riqualificazione del territorio o per interventi di particolare urgenza, gli uffici dovranno inoltre richiedere alle imprese interessate di fornire, già in fase di prequalificazione, la dimostrazione del possesso di macchinari adeguati, mezzi d’opera, attrezzature tecniche, maestranze qualificate e con esperienza, nonché di strutture idonee.

Una scelta motivata dal fatto che il Comune, ogni anno, sulla base dei documenti previsionali e programmatici e in particolare dell’elenco annuale dei lavori pubblici, affida interventi di manutenzione straordinaria del patrimonio immobiliare e di riqualificazione e salvaguardia del territorio per vari milioni di euro. Il codice dei contratti pubblici per l’affidamento di lavori inferiori a un milione, già di per sé consente l’uso di procedure semplificate attraverso inviti da trasmettere a imprese qualificate, nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, nonché di libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità e pubblicità. Inoltre, i costruttori edili di Ance Arezzo, già nel 2014 e anche a fine 2016, hanno evidenziato una situazione difficile per le imprese del territorio. Una situazione aggravata dal fatto che i sorteggi per l’individuazione degli operatori avvenivano fra numerose aziende provenienti da tutta Italia causando quindi per quelle locali la perdita di commesse.

L’amministrazione comunale si propone di conseguenza l’obiettivo di attivare politiche che sostengano e incentivino crescita e nuova occupazione favorendo l’affidamento di questa tipologia di lavori pubblici agli operatori del territorio, e consentire così una ripresa concreta dell’economia.

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