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Addio a Jean Delumeau padre di Jean Pierre, cittadino onorario di Arezzo. Il ricordo di Santino Gallorini

Jean Delumeau è stato un celeberrimo storico e un docente universitario, che ha insegnato anche in diverse università dell’America del Nord, dell’Europa e dell’Asia

E' scomparso Jean Delumeau, storico e saggista francese, autore di fondamentali saggi sulla civiltà europea tra medioevo ed età moderna. Nato a Nantes nel 1923, Delumeau ha insegnato storia moderna alla Sorbona e al College de France, membro dell’Académie des Inscriptions et Belles-Lettres dal 1988. Nel 1995 Arezzo conferì la cittadinanza onoraria al Jean Pierre, figlio del celebre studioso.

Tra i suoi libri ricordiamo: Quel che resta del Paradiso (Mondadori, 2001) e Il peccato e la paura. L’idea di colpa in Occidente dal XII al XVIII secolo (Il Mulino, 2006). Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato La confessione e il perdono. Le difficoltà della confessione dal XIII al XVIII secolo (1992).

Il ricordo dell'amico Santino Gallorini, appassionato di storia locale

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Recentemente è morto Jean Delumeau, padre del professor Jean Pierre, lo studioso che ha passato una ventina di anni a ricercare le vicende di Arezzo e del suo vasto territorio, tra l’VIII e il XIII secolo, pubblicando poi nel 1996, presso l’École Française di Roma, la fondamentale opera in due volumi e di circa 1.500 pagine: Arezzo. Espaces et sociétés. 715-1230. Il Comune di Arezzo, nella primavera 1995 concesse la Cittadinanza Onoraria a Jean Pierre e nell’occasione venne ad Arezzo anche il padre Jean.

Jean Delumeau è stato un celeberrimo storico e un docente universitario, che ha insegnato anche in diverse università dell’America del Nord, dell’Europa e dell’Asia. Dal 1975 al 1994 è stato professore al Collège de France, dove ha insegnato “Storia delle mentalità religiose nell’Occidente moderno”.

Ha pubblicato innumerevoli opere, tradotte in parecchie lingue. Probabilmente, i lavori che più lo hanno reso famoso nel mondo, sono quelli che trattano della “paura” nell’Occidente oppure del Paradiso e dell’Inferno. Nel 1998 pubblicò un interessante lavoro assieme a Umberto Eco, Jean-Claude Carrière, e Stephen Jay Gould: Pensieri sulla fine dei tempi.

Al funerale, concelebrato da cinque sacerdoti nella chiesa di Saint Martin di Cesson-Sévigné, è stata letta una preghiera scritta dal medesimo Jean Delumeau:

"Vorrei essere abbastanza cosciente da ripetere le parole del Salvatore: «Padre, nelle tue mani, ti rimetto la mia vita». La mia vita ha avuto i suoi dolori e le sue gioie, i suoi fallimenti e i suoi successi, le sue ombre e le sue luci, i suoi difetti, i suoi errori e le sue insufficienze, e anche i suoi entusiasmi, i suoi impulsi e le sue speranze. Ho finito la mia corsa. Che possa addormentarmi nella Tua pace e nel Tuo perdono! Sii il mio rifugio e la mia luce. Mi arrendo a te. Sto per entrare nella terra. Ma possa il mio ultimo pensiero essere quello di fiducia. Vorrei quindi ricordare il versetto citato da San Paolo: «Sveglia, o tu che dormi, risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà!». Sulla tua parola, Signore, credo che vivrò di nuovo con tutti i miei e con la moltitudine di coloro per i quali hai dato la vita. Quindi, la terra sarà rinnovata e riabilitata e non ci saranno più morte, né paura, né lacrime".

Condoglianze alla famiglia.

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