Acqua, Morini "Nei prossimi anni previsti forti aumenti tariffari, Sindaci controllate"
Gianfranco Morini, passata ormai la parentesi elettorale che lo ha visto candidato a sindaco, continua a fare la spola tra i banchini del Comitato Acqua Pubblica e gli uffici di Nuove Acque. Molti cittadini continuano a portare avanti la campagna...
Gianfranco Morini, passata ormai la parentesi elettorale che lo ha visto candidato a sindaco, continua a fare la spola tra i banchini del Comitato Acqua Pubblica e gli uffici di Nuove Acque. Molti cittadini continuano a portare avanti la campagna di obbedienza civile scorporando dalle bollette la remunerazione del capitale investito e questo nonostante solleciti e annunci di distacchi del servizio idrico da parte di Nuove Acque.
Il presidente del Comitato Acqua Pubblica lo incontriamo proprio in uno dei tanti giorni in cui va a consegnare le istanze dei cittadini agli uffici di via Montecervino.
"Ci sono centinaia di cittadini che continuano a portare avanti la campagna di obbedienza civile scorporando la quota di remunerazione del capitale investito. Nuove Acque contesta questa auto-detrazione anche con minacce di distacco dell'acqua e con avvisi tramite sms sul cellulare, una pratica che noi consideriamo scorretta."
E nonostante l'annuncio della società che sta inviando l'ultima fatturazione a conguaglio delle partite pregresse, Morini preannuncia che non ci sono buone notizie sul fronte delle tariffe:
"Il comunicato stampa va letto bene fino in fondo, Nuove Acque ha annunciato che non chiederà più niente per il periodo precedente al 2012, ma il problema è che stanno già confezionando un aumento tariffario nei prossimi anni che è oltre il solito che fanno anno per anno perché ritengono di dover fare delle fatture a debito degli utenti per conguagli dovuti per il 2012, 2013, 2014 per oltre 6 milioni di euro, soldi che sono già scritti a bilancio e ce li fattureranno tra il 2018 ed il 2019. A tutti saranno fatti aggiustamenti tariffari retroattivi, come del resto sono le partite pregresse, che non sono legittimi. Questi 6.200.000 € hanno già costruito un utile di bilancio negli ultimi tre anni, come credito verso i clienti, utili che sono stati anche redistribuiti nei dividenti, senza avere i soldi, si promettono di addebitarceli, ma intanto se li dividono. Per questi e per altri motivi vogliamo dire ai sindaci: volete preoccuparti di una situazione di questo genere, invece che difendere a spada tratta la politica commerciale di Nuove Acque?"
Nel video l'intervista integrale: