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Acli sul servizio idrico: "Occorrono maggiori tutele degli interessi dei cittadini"

Le Acli di Arezzo invitano l'amministrazione comunale ad una maggior attività di controllo sulla gestione del servizio idrico. L'associazione, da sempre vicina ai bisogni e alle esigenze dei consumatori, ha recepito con perplessità la recente...

Le Acli di Arezzo invitano l'amministrazione comunale ad una maggior attività di controllo sulla gestione del servizio idrico. L'associazione, da sempre vicina ai bisogni e alle esigenze dei consumatori, ha recepito con perplessità la recente volontà dell'assessore Sacchetti di attivare le procedure con l'Autorità Idrica Toscana per un allungamento della concessione del servizio a Nuove Acque. Le Acli recriminano infatti la scarsa chiarezza nell'operato della società che non ha perseguito la riduzione dei costi a carico del cittadino per un bene primario ed essenziale che il referendum del 2011 ha sancito anche come pubblico e non privatizzabile. Negli ultimi vent'anni, al contrario, si è registrato un sostanzioso appesantimento delle bollette, con un aggravio a carico degli aretini che non appare giustificato dagli investimenti per il rinnovamento e l'efficientamento della rete.

Per tutelare i diritti di cittadini e famiglie, le Acli esprimono una totale ed inderogabile necessità di rivedere il servizio di erogazione dell'acqua pubblica, pretendendo la trasparenza necessaria per perseguire l'interesse collettivo. In questo senso, l'amministrazione deve accollarsi la responsabilità di verificare il reale miglioramento del servizio e della rete, richiedendo un quadro completo, chiaro ed esaustivo degli orientamenti futuri, degli investimenti e delle spese, per informarne puntualmente i cittadini e per perseguire l'obiettivo della riduzione delle tariffe per i beni primari erogati. «Le Acli - commenta il presidente Stefano Mannelli, - richiedono all'amministrazione di rendersi interprete responsabile delle gestioni riconducibili alle società partecipate. Non condividiamo il prolungamento a Nuove Acque perché riteniamo che si debba iniziare ad analizzare una reale ripublicizzazione del servizio, ma per il momento chiediamo di studiare modalità per arrivare realmente a perseguire l'interesse dei cittadini e per bloccare l'aumento delle tariffe».

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