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“Siamo l'unica categoria del trasporto che non recupera le accise sulla benzina". La protesta Ncc

La posizione dell'associazione 8puntozero che raccoglie gli autisti con autorizzazione Ncc e radicata in Toscana, Lazio e Umbria

“Siamo l'unica categoria del trasporto che non beneficia dei vantaggi legati al recupero delle accise sulla benzina. Così il nostro settore rischia il collasso”.

E' netta la posizione dell'associazione 8puntozero che raccoglie gli autisti con autorizzazione Ncc e radicata in Toscana, Lazio e Umbria.

Quello del noleggio senza conducente è un settore che conta, considerando anche l'indotto, quasi 100mila lavoratori "e nonostante questo viene spesso messo in secondo piano rispetto alle scelte delle istituzioni in materia", spiega una nota. "Mentre il trasporto pubblico locale, così come gli autotrasportatori, beneficiano del recupero tramite credito di imposta sulle accise, la categoria degli Ncc è rimasta per l'ennesima volta penalizzata e il rialzo del prezzo del carburante rischia di riflettersi sulle tariffe, generando un aumento che renderebbe meno attrattivo un servizio che si contraddistingue per qualità ed efficienza. La categoria effettua, nella maggior parte dei casi, spostamenti medio-lunghi e utilizzando perlopiù van alimentati a gasolio e a benzina. Si tratta di mezzi che hanno dei consumi elevati e anche solo pochi centesimi impattano fortemente sul costo del servizio che spesso si svolge su lunghe tratte. Differentemente dai taxi che, dati i brevi percorsi, non hanno difficoltà a passare a mezzi elettrici, gli Ncc al momento non sono nelle condizioni di poterlo fare, a questo si aggiunge la totale indifferenza da parte del governo verso una politica di incentivi green dedicata alla categoria", aggiunge la nota.

“Svolgiamo un lavoro di pubblica utilità, oltre ad essere parte integrante della filiera del turismo in Italia, ma nonostante questo ci ritroviamo spesso nella condizione di essere considerati figliastri di un settore, quello del trasporto, del quale siamo tra i principali protagonisti”, spiega il presidente di 8punozero, Leonardo Frullini.

A questo si aggiunge la difficoltà burocratica per l'accesso alle Ztl delle città. “La nostra attività ci porta di continuo a passare da una comune all'altro, ognuno con regole di accesso ai centri storici diverse, questo ci mette nelle condizioni di dover, di volta in volta, chiedere nuovi permessi per riuscire a soddisfare le necessità dei nostri clienti che molto spesso utilizzano i nostri servizi per motivi di business e turismo”, sottolinea Paolo Di Giangi, membro del consiglio direttivo.

“La nostra associazione, dalla sua nascita ad oggi, annovera un numero considerevole e in crescita di nuovi soci, è per questo che la nostra campagna di adesione è sempre aperta con l'obiettivo di cercare di essere sempre più rappresentativi e ottenere non l'impossibile, ma quanto ci spetta perché ci vengano riconosciute condizioni di lavoro dignitose ed eque”, conclude Frullini.

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