Il Comitato ''Stazione Alta Velocità Arezzo'' (Sava) a Monterchi. Alfredo Romanelli: "Non penalizzate la Valtiberina”

Gli attivisti del Comitato Stazione Alta Velocità Arezzo (Sava) insistono con le firme pro Medio Etruria, certificate da change.org, già nelle mani del presidente di Provincia e Regione e di molti amministratori e parlamentari del territorio.

''Dopo aver trascorso le vacanze estive di quest'anno lungo i binari della stazione – hanno scritto - a spiegare, uno ad uno, i vantaggi di collocare la Medio Etruria là dove realmente è in grado di ''portare benefici a tutte le vallate ed a più province dell'Italia centrale''

Intanto c'è stato un incontro con il sindaco di Monterchi Alfredo Romanelli insieme all'assessore alla Cultura Manuela Malatesta e al consigliere comunale e dell'Unione dei Comuni Elisa Valocchia: ''Tutti hanno mostrato interesse e sensibilità al dispendioso impegno del comitato promotore'' hanno spiegato dal Sava, aggiungendo: '' Il primo cittadino monterchiese si è quindi soffermato sulla necessità di infrastrutture logistiche capienti e positivamente incidenti per tutte le comunità provinciali di riferimento''.

Costituito in piena pandemia e sviluppatosi durante la guerra russo ucraina, il comitato Sava prosegue senza soluzione di continuità l'evolversi della vicenda Medio Etruria e ''avverte l'urgenza di arginare, proprio in forza delle infrastrutture, le moltissime e crescenti difficoltà delle imprese e delle famiglie insediate nelle vallate aretine e nelle vicine province''.

Matteo Galli continua ad aggiornare, analizzare e comparare i dati di flusso insieme ai responsabili italiani del European Rail Traffic Managment System [Ertms] ed agli specialisti del settore ferroviario di altri stati membri. Puntando tutto sul merito tecnico e sui contenuti della petizione che ha già da tempo superato le prime cinquemila adesioni.

Nelle prossime ore il comitato consegnerà la petizione ai leader politici. Domenico Alberti rilancia il tema affinchè ''le stazioni minori vengano riqualificate e le opere straordinarie siano realizzate nella misura in cui effettivamente servono a più aggregazioni territoriali aderendo agli essenziali presupposti oggettivi del piano trasportistico europeo: posizione geografica, impatto ambientale, sostenibilità economico e finanziaria, bacini di utenza, intermodalità ferro ferro, compresenza di urbazioni, compatbilità con le interconessioni stradali''.