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"Così sono nate le 6000 sardine": storia di Giulia, l'aretina che ha creato con tre amici il movimento anti Salvini

Giulia e i suoi tre coinquilini sono gli ideatori del mega flash mob che ha fatto da silenzioso controcanto all'adunata della Lega. Un'iniziativa che ha avuto un successo enorme, che nemmeno loro credevano potesse raggiungere tali risultati

Si chiama Giulia Trappoloni, è una fisioterapista di Sansepolcro ma lavora a Bologna ed è una dei quattro giovani che ha dato vita al "popolo delle sardine". Quello di cui tutta Italia sta parlando, che ha riempito piazza Maggiore a Bologna e non ha intenzione di fermarsi. Giulia e i suoi tre coinquilini sono gli ideatori del mega flash mob che ha fatto da silenzioso controcanto all'adunata della Lega. Un'iniziativa che ha avuto un successo enorme "e che nemmeno noi credevamo potesse raggiungere tali risultati", racconta Giulia.

Ma come sono nate le sardine? L'idea dell'aretina e dei suoi amici è nata i primi giorni di novembre. "Una sera ci siamo ritrovati a parlare e ci siamo detti di voler fare qualcosa per evitare che l'Emilia si trasformasse in una nuova Umbria".

Nessuno di loro fa politica, nessuno ha tessere di partito. Ma la volontà di controbattere con modi propri, senza urla, senza violenza, bensì con il silenzio proprio di una sardina, alla politica sovranista è stata fortissima. Hanno pensato a un flash mob e per organizzarlo hanno costruito una pagina Facebook.

"Il conto - si sono detti Giulia e gli amici - è presto fatto: abbiamo diviso piazza Maggiore in metri quadati i e ci siamo detti 'se portiamo in piazza quattro persone ogni metro quadrato,  arriveremo a 6mila". Staremo stretti come sardine, ma saremo più numerosi dei leghisti chiamati a raccolta". 

E così è stato. Giulia e i suoi amici, tutti trentenni, hanno però superato ogni più rosea aspettativa. In pochissimi giorni la pagina ha raccolto 20mila "Mi piace" e a quel punto si sono premurati di avvisare Prefetto e forze dell'ordine della loro iniziativa. 

Alla fine il numero di sardine è andato ben oltre le 6mila. Si parla di ben oltre 10mila persone che, in silenzio e con una sardina disegnata e ritagliata sulla carta, hanno risposto all'appello. E non è finita qui.

In quella piazza è cambiato qualcosa - scrivono sulla pagina Facebook 6000 sardine-. Abbiamo ripreso ciò che ci appartiene utilizzando mezzi che il populismo non conosce: la gratuità, l'arte e le relazioni umane. Per noi l'emozione è stata grande ma sappiamo che non siamo stati gli unici ad emozionarsi. I giornali e le radio ci fanno tante domande a cui non sappiamo rispondere. L'unica certezza è che siamo una grande famiglia e che faremo grandi cose insieme. Questa pagina sarà la nostra casa, invitate chi è pronto a rimboccarsi le maniche. Non mollateci sul più bello.

Lunedì 18 hanno annunciato un nuovo flash mob a Modena e l'intenzione è quella di seguire Salvini in tutte le sue tappe in Emilia Romagna. Nel frattempo giornali e tv tempestano Giulia, gli amici e i loro familiari di chiamate. E loro rispondono volentieri: per spiegare chi sono queste sardine e perché hanno deciso di nuotare nel mare della politica pur essendo apolitici. 

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