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476 ciclisti ogni ora per le strade di Arezzo: il censimento. Fiab: "Traffico e furti disincentivano l'uso della bici"

Per lo più sono uomini e la fascia oraria in cui pedalano di più è quella compresa tra le 9,30 e le 11 del mattino. L'area più trafficata invece è piazza Saione. Sono questi alcuni dei dati che sono emersi dall'ultimo censimento riguardante i...

Per lo più sono uomini e la fascia oraria in cui pedalano di più è quella compresa tra le 9,30 e le 11 del mattino.

L'area più trafficata invece è piazza Saione.

Sono questi alcuni dei dati che sono emersi dall'ultimo censimento riguardante i ciclisti che transitano per le strade e piste ciclabili della città effettuato dalla sezione aretina della Fiab.

Una panoramica accurata che è stata realizzata grazie al coinvolgimento dei volontari e associati alla Federazione che, ogni anni, in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile effettuano il censimento.

Tre le zone prese in considerazione dall'analisi: piazza Saione, via Petrarca e via Crispi.

E cosa salta fuori?

In una giornata di osservazione sono stati contati 3.333 ciclisti. Di questi 1.563 sono donne e 1.770 uomini e la media oraria di passaggio è pari a 476.

"Si riscontra - fa sapere il presidente della Federazione aretina, Fabrizio Montaini - per il terzo anno consecutivo un decremento nei numeri sia parziali che totali per ogni “porta”: analizzando i dati rileviamo che in zona via Petrarca , attualmente interessata da lavori di ampliamento dei marciapiedi e relativo restringimento della carreggiata , è sensibile la diminuzione dei passaggi sia orari, che totali; attribuiamo questo risultato negativo sia ai lavori presenti che alla mancanza totale di infrastrutture che permettano di pedalare in sicurezza. Stesso andamento, relativo sia alle fasce orarie che nei totali, si registra in piazza Saione che sarebbe stato ancor più in flessione se non supportato dall’aumentato flusso di ciclisti urbani extra-comunitari che si muovono esclusivamente in bici e non in auto. Anche in questa zona notiamo la mancanza totale di infrastrutture (leggi piste ciclabili) che permettano di pedalare in sicurezza. Ultimo dei passaggi ai varchi monitorati è quello di via Crispi in cui la flessione dei dati , sia parziali che totali, è minore rispetto a quelli delle altre “porte”; sicuramente qui gioca a favore della mobilità dolce la pista ciclabile di via Crispi raccordata con quella trasversale di via Guadagnoli. Secondo Fiab è un dato significativo che indica che dove esistono infrastrutture che favoriscono la mobilità ciclistica, questa è comunque sempre presente.

Ricapitolando, i fattori che incidono negativamente su tale modalità di spostamento, salutare, silenziosa, non inquinante ed economicamente risparmiosa, sono in ordine di importanza: la paura di essere investiti dal continuo flusso di traffico veicolare soprattutto nelle ore di punta sia al mattino che al pomeriggio e la paura di essere derubati della propria bicicletta cui si può cercare di porre rimedio con vigilanza nelle strade del centro e in quelle limitrofe per controlli più presenti , così come nel porre rastrelliere idonee ad ancorare la bici in modo sicuro evitando così la cattiva abitudine di cercare un palo o un albero al quale “legare” la bici. Per il primo aspetto FIAB è ancora in attesa di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, come indicato dalla normativa europea, troppe volte annunciato, dall’attuale e dalla precedente giunta comunale, ma ancora non presente.

Ci auguriamo che i dati sopra riportati, di cui daremo copia alle autorità cittadine preposte al controllo del traffico e ai relativi itinerari urbani, servano ad una riflessione sul “vivere” meglio la città con meno auto in circolazione ed evitando nel contempo, per chi non può fare a meno dell’auto, lo “stress” da ricerca parcheggio, rispettando i limiti di velocità (ricordiamo che il centro città è sottoposto alla cosiddetta Zona 30) per tutelare l’utenza debole , pedoni e ciclisti, da danni fisici di estrema gravità.

Fiab Arezzo è sempre disponibile per una consulenza “gratuita” su qualunque argomento inerente la “mobilità dolce e attiva”, sia in ambito urbano che extra-urbano (cicloturismo) , tale disponibilità è rivolta sia agli Enti Pubblici che ai singoli cittadini utenti della strada (a due e a quattro ruote)".

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