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L'ombra della multiutility: quei Comuni aretini che vogliono scaricare Publiacqua per Nuove Acque

C'è stato un primo contatto informale con l'Autorità idrica Toscana da parte di quattro amministrazioni: San Giovanni Valdarno, Loro Ciuffenna, Cavriglia e Montevarchi

Quattro comuni del Valdarno aretino si sono interessati per un futuro cambio gestore dell'acqua pubblica nei rispettivi territori amministrati. Le incognite sono ancora molte e i tempi, qualora la possibilità si concretizzasse, non sarebbero rapidi. Ma l'idea c'è: quella di abbandonare Publiacqua, il gigante idrico della Toscana centrale con sede a Firenze ma che serve anche parte del Valdarno aretino, per cercare di abbracciare Nuove Acque, il gestore dell'acqua con sede ad Arezzo e utenze che abbracciano l'intera provincia, arrivando fino alla Valdichiana senese.

I 4 comuni che vogliono entrare in Nuove Acque

Le amministrazioni che hanno mosso i primi passi sono Cavriglia, Loro Ciuffenna, Montevarchi e San Giovanni Valdarno, porterebbero in dote quasi 60mila utenti. C'è stata già una prima riunione informale con Ait, l'Autorità idrica Toscana, per comprendere meglio se e come percorrere la strada che porterebbe alla rottura col vecchio gestore e abbracciare il nuovo. Un percorso, tuttavia, non agile: in primis per gli investimenti fatti sui territori dall'attuale partecipata. Denaro che dovrebbe essere ammortizzato nel tempo, con le bollette. Chi ripagherebbe i debiti?

I perché dell'orientamento

Interpellata sul tema, la sindaca di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi, spiega: "Si tratta dell'avvio di un percorso, l'idea è quella di poter fare un cambio di gestore: entrare in Nuove Acque, lasciando Publiacqua. Ma siamo solo alla fase iniziale, l'incontro in Ait è stata l'occasione per avere un primo quadro conoscitivo, da approfondire. C'è l'intenzione, ma non abbiamo fretta di concludere". Il motivo di questo orientamento? "Parlo per il nostro comune. Nell'ultimo anno e mezzo, la maggioranza dei soci di Publiacqua è andata verso la multiutility regionale, noi, come altri, siamo rimasti fuori, non ci convinceva del tutto il progetto. D'altronde c'è tempo per aderire". In sostanza, lo scorso giugno, è nata Acqua Toscana, la holding che gestirà le quote pubbliche di Publiacqua nel nuovo grande soggetto che amministrerà, oltre all'acqua, rifiuti ed energia. Dentro Acqua Toscana ci sono 32 comuni - su tutti Firenze e Prato - e Consiag (partecipata del gas di Prato), ma solo due municipi aretini dei sei che fanno parte di Publiacqua, ovvero Terranuova Bracciolini e Castelfranco Piandiscò. Gli altri, San Giovanni Valdarno, Montevarchi, Cavriglia e Loro Ciuffenna, sono rimasti fuori. E potrebbero rimanerlo, soprattutto se entrassero in Nuove Acque. "San Giovanni Valdarno - conclude Vadi - è un comune di confine nel grande perimetro di Publiacqua. Nuove Acque è una realtà più piccola, all'interno della quale il nostro territorio potrebbe avere maggiore voce in capitolo nelle scelte che verranno prese". E per Nuove Acque, l'interessamento dei quattro comuni valdarnesi è certamente una notizia lusinghiera.

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