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Quarata, di buca in cratere. Sulla pagina Facebook del paese ironia e segnalazioni: cosi partono i primi lavori di manutenzione

A volte l'ironia vale più di mille proteste. O almeno sembra, a giudicare da quanto sta accadendo in questi giorni a Quarata, dove sulla pagina fan del paese è iniziata una sorta di "contest" dove si segnalano le buche più pericolose delle strade...

A volte l'ironia vale più di mille proteste. O almeno sembra, a giudicare da quanto sta accadendo in questi giorni a Quarata, dove sulla pagina fan del paese è iniziata una sorta di "contest" dove si segnalano le buche più pericolose delle strade paesane. Segnalazioni a suon di battute, con buche che vengono ribattezzate come fossero crateri. Battute che però vogliono sottolineare problemi reali. E dopo pochi giorni di post le insolite richieste hanno iniziato ad essere ascoltate, visto che alcuni dei crateri comparsi sull'asfalto della zona industriale sono stati ricoperti.

Ma partiamo da principio: dietro al contest c'è un quartatino doc che lo scorso 28 aprile ha dato il via alla serie di post. Ed esordisce così:

Ciao a tutti, il territorio mi dà uno spunto per una una nuova serie!

Ringrazio il "Comune di Arezzo" e l'attuale giunta per il materiale che mi permettono di fornirvi.

Il titolo può essere:

# diamo il nome al cratere

# in che cratere sono? ... Oppure

# dove mi spezzerò la caviglia?

# dove ho schiantato la gomma?

# spacca il cerchione che ti passa.

# grazie assessore ai lavori pubblici!

Da qui è partito il valzer delle segnalazioni. Una al giorno pubblicate e tante in archivio da pubblicare. E dopo una decina di buche segnalate, misurate (in profondità e lunghezza) e rinominate come fossero crateri lunari ecco che sono iniziati i lavori per ricoprirle. Almeno in una parte del paese, quella dove tutto ha avuto inizio: nella zona industriale. "L'idea è nata camminando per le strade del paese - spiega Giordano Baldini - in auto si notano forse meno, ma a piedi si riesce a contarle e misurarle. Ho pensato che i miei compaesani dovevano essere informati, perché sono davvero rischiose. E mi è venuta questa idea per sdrammatizzare". Le buche pronte per essere segnalate sono ancora tante. E di sicuro le foto faranno incetta di like, proprio come le prime immagini pubblicate. Perché ogni post è un aiuto in più per gli automobilisti che attraversano la frazione. E perché forse porteranno ad una ricopertura più rapida.

Resta adesso solo un dubbio, espresso chiaramente sulla pagina Facebook: "ma secondo voi costa di più fare il lavoro in una volta sola o mandare infinite volte più persone a depositare una asfalto per sanare temporaneamente il singolo evento?".

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