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Venerdì, 19 Aprile 2024
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10 dipendenti di Agorà si licenziano: "Inascoltate e prese in giro". Lettera anche alla Asl

Stanno lavorando come operatrici nella residenza sanitaria di Podere Modello e continueranno a farlo per i 60 giorni di preavviso che devono, ma si sono appena licenziate in gruppo. Si tratta di 10 operatrici della cooperativa Agorà che lamentano...

Stanno lavorando come operatrici nella residenza sanitaria di Podere Modello e continueranno a farlo per i 60 giorni di preavviso che devono, ma si sono appena licenziate in gruppo. Si tratta di 10 operatrici della cooperativa Agorà che lamentano, come gli altri, i mancanti pagamenti degli stipendi e la mancanza di chiarezza nelle strategie e nelle azioni della cooperativa stessa.

Appena deciso il licenziamento, non avendo percepito tre mesi di stipendio, la cooperativa ne ha avuto notizia e ha provveduto al pagamento di una mensilità, ma soltanto a loro dieci. "Così non abbiamo potuto usufruire del licenziamento per giusta causa" spiegano, "ma siamo andate avanti lo stesso, perché ci sentiamo non ascoltate, non rispettate e prese in giro."

Parole che si leggono anche nella lettera con la quale le operatrici hanno voluto informare di quanto accaduto e delle motivazioni, la cooperativa Agorà, la direzione dei servizi sociali dell'Asl Toscana Sud Est e l'Istituto di Agazzi.

La decisione di licenziarsi è arrivata "dopo anni di richieste e trattative con l'azienda. Tutti voi siete a conoscenza del passato di questa struttura e del lavoro portato avanti dal 2011 ad oggi che ci ha visto coinvolti e motivati nel portare avanti obiettivi e progetti da noi profondamente condivisi, tutto questo mentre gli stipendi non hanno mai avuto una regolarità nella loro erogazione creando in maniera continuativa difficoltà notevoli in tutti i nostri nuclei familiari."

Ok la crisi, scrivono ancora le operatrici che si sono licenziate da Agorà, ma le soluzioni che via via sono state prospettate non sono state mantenute: "Non abbiamo chiesto nemmeno l'erogazione della mensilità che ci spettava, ma piuttosto una regolarità e una chiarezza nelle comunicazioni."

A fronte di questi problemi nel versante delle risorse umane, le operatrici segnalano come un paradosso gli investimenti fatti da Agorà: "La cooperativa ha portato avanti investimenti importanti, lasciando sempre per ultimi gli interessi dei lavoratori che segnalavano con insistenza le proprie difficoltà... la cooperativa ha adesso strutture nuove e senza assistiti, che hanno richiesto investimenti notevoli."

Le dieci donne tengono a precisare che continueranno a lavorare con serietà e professionalità con gli assistiti fino all'ultimo giorno. Starà agli altri soggetti coinvolti trovare soluzioni adeguate e in tempi utili proprio per gli utenti.

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