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Cronaca Foiano della Chiana

Spaccio dentro al night club "La Nuit": chiuso per trenta giorni. Un terzo dei soci sono pregiudicati

Il questore di Arezzo Bruno Failla ha disposto la sospensione per trenta giorni della licenza di somministrazione di alimenti e bevande

Dei 141 soci del locale, 42 sono risultati essere pregiudicati con un curriculum criminale alle spalle che spaziava dalla violenza privata, allo sfruttamento della prostituzione fino ad arrivare allo spaccio di sostanze stupefacenti.

E' al termine di una lunga e complessa attività di indagine, svolta dalla polizia di Stato insieme all'arma dei carabinieri della compagnia di Cortona, che il questore di Arezzo Bruno Failla ha disposto la sospensione per trenta giorni della licenza di somministrazione di alimenti e bevande de "La Nuit" noto circolo privato di Foiano della Chiana.

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Secondo quanto riscontrato, il circolo era frequentato da numerosi pregiudicati per gravi reati.

La proposta di sospensione è stata inoltrata alla questura dal comando compagnia carabinieri di Cortona che, a seguito di controlli iniziati lo scorso marzo, ha constatato la costante presenza di pregiudicati e accertato episodi di spaccio di sostanze stupefacenti che si sarebbero verificati all’interno del locale.

L'ultimo risale a pochi giorni fa quando i militari cortonesi hanno identificato due uomini non italiani. I due erano all'interno di un'auto e con sé avevano un involucro di cellophane contenente della cocaina. Messi alle strette hanno riferito di farne uso saltuario e di averla acquistata all’interno del locale da uno degli avventori del quale però, non sapevano il nome. Da qui, la richiesta di sospensione redatta dai carabinieri e corredata da una copiosa documentazione inerente gli accertamenti svolti nei mesi passati.

"A seguito di approfondite verifiche svolte dalla divisione polizia amministrativa della questura di Arezzo - fanno sapere dalla questura - è emerso che  sui 141 soci in elenco quasi un terzo di essi, ovvero 42, risultano segnalati per precedenti di polizia in relazione a gravi reati quali lesioni personali, minacce, spaccio di stupefacenti, rissa, furto, truffa, abuso di alcol, danneggiamento, violenza privata, maltrattamenti in famiglia, ricettazione, porto illegale di armi, prostituzione minorile, agevolazione all’ingresso di stranieri clandestini, sfruttamento della prostituzione, violenza sessuale, violazione al foglio di via obbligatorio, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, atti osceni, reati di falso in genere. Tale situazione è stata valutata per i profili di pericolosità che esprime la compresenza in uno stesso luogo di soggetti che violano abitualmente la legge perpetrando gravi reati".

"Il provvedimento del questore - proseguono dalla questura aretina - ha natura preventiva e cautelare a garanzia di beni pubblici primari quali la sicurezza e l’ordine pubblico e ha la finalità di produrre, anche  nell’interesse del gestore del locale, un effetto dissuasivo sui soggetti ritenuti pericolosi, ovvero su quegli avventori con precedenti penali a carico per i gravi reati su menzionati i quali sono così privati di un luogo abituale di aggregazione. L’intervento mira infatti a dissuadere i soggetti pericolosi attraverso la misura della sospensione della scia di somministrazione di alimenti e bevande, limitata nel tempo, del locale costituente punto di riferimento e  luogo di aggregazione per numerosi pregiudicati  e rappresenta chiaro segnale che  la loro presenza in detto luogo è stata oggetto di specifica attenzione da parte degli organi di polizia".

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