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"Fu diffamazione", il Tribunale di Roma dà ragione al pediatra di Sansepolcro contro Le Iene

La sentenza della sezione civile a seguito di due servizi andati in onda sulla trasmissione di Italia Uno nel 2013 e nel 2014

"Con sentenza datata 11 maggio 2020, il Tribunale di Roma XVIII Sezione Civile ha accertato la natura diffamatoria dei due servizi giornalistici della trasmissione Le Iene andati in onda sulla rete Italia 1 rispettivamente in data 5 novembre 2013 e 2 aprile 2014". Con una breve nota, il dottor Paolo Batti puntualizza l'esito del processo civile di primo grado contro la trasmissione Le Iene a seguito di due servizi incentrati sulla sua attività di pediatra, in particolare legata a una storia drammatica, quella di un bimbo biturgense a cui fu diagnosticato tardivamente il diabete mellito. Il pediatra fu rinviato a giudizio per lesioni colpose ma fu poi assolto nel 2015.

"Il programma televisivo nonostante la diffida alla messa in onda dei servizi, anche in ragione del fatto che era in corso un procedimento penale presso il Tribunale di Arezzo ai fini dell’accertamento reale dei fatti (si ricorda che il Tribunale di Arezzo con sentenza di assoluzione datata 19 Febbraio 2015 ha assolto il dottor Paolo Batti da ogni forma di responsabilità medico-legale per un caso avvenuto nel luglio del 2009) – effettuava un’illecita e non vera ricostruzione dei fatti ai danni del pediatra biturgense che, finalmente, dopo un’annosa vicenda, vede confermato quanto richiesto, ovvero la condanna per la natura diffamatoria e lesiva della propria professionalità".

Il dottor Paolo Batti è stato assistito nei processi dagli avvocati Piero Melani Graverini e Riccardo Lorenzi del Foro di Arezzo e dall’avvocato Roberto Bongianni del Foro di Roma.

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