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Discarica tombata di rifiuti speciali, l'indagine di procura e carabinieri

Il reato ipotizzato al momento è quello di realizzazione e gestione di discarica non autorizzata, ma non si esclude anche quello di inquinamento

Pneumatici, rottami, blocchi di cemento, plastiche varie. E' una vera e propria discarica tombata quella che hanno scoperto i carabinieri forestali del gruppo ambiente della Procura di Arezzo, coadiuvati dalla stazione di Sansepolcro. E' stata rinvenuta all’interno di un noto impianto della Valtiberina ed in particolare nel sottosuolo. Contiene rifiuti provenienti da vari cicli produttivi.

Le indagini, iniziate il mese scorso, sono arrivate ad una svolta a seguito di una ispezione disposta dal pubblico ministero Chiara Pistolesi coordinatrice delle indagini.

Nell’area sono stati eseguiti dei sondaggi mediante mezzi meccanici che hanno permesso di portare alla luce degli interramenti di rifiuti principalmente costituiti da imballaggi in plastica, sostanze alimentari in putrefazione, pneumatici fuori uso, blocchi in cemento, rottami ferrosi e altro materiale non identificabile a vista. 

Particolarmente complesse le operazioni  di scavo per la presenza di sacche di gas e vapori maleodoranti che hanno costretto gli operatori a rallentare  i saggi.

L’area e’ stata interamente sequestrata per dare avvio a successivi accertamenti finalizzati ad identificare la reale dimensione e caratteristiche della discarica che, da un primo esame , risalirebbe a molto tempo fa nonché identificare eventuali responsabilità.

Il reato ipotizzato al momento è quello di realizzazione e gestione di discarica non autorizzata, ma non si esclude anche quello di inquinamento, qualora le analisi chimiche del suolo e delle acque di falda dovessero confermarlo.

La discarica tombata scoperta dai carabinieri forestali

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