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Istituti comprensivi del Valdarno, è scontro tra i sindaci, Chiassai: "Non ho intenzione di subire, incontrerò i genitori di Laterina"

A distanza di qualche giorno è il sindaco di Montevarchi a dare le sue spiegazioni sull'evolversi della vicenda del dimensionamento scolastico e il destino di alcuni istituti finora ricompresi all'interno dell'autonomia del Mochi. E dopo le parole del sindaco di Laterina Pergine Valdarno è scontro tra le due amministrazioni

“Mi dispiace per il Sindaco Neri che continua ad alimentare la confusione sulla questione del trasferimento delle scuole –  afferma il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini – se la valutazione legata ai numeri è tecnica, la scelta da compiere è solo politica attraverso un percorso di concertazione, come ha ribadito chiaramente anche il Provveditore. Come ho sottolineato in quell’incontro e sul quale nessuno dei presenti ha replicato, il mondo scolastico non può ruotare soltanto intorno alla proposta di Laterina Pergine di accorparsi con Bucine."

A distanza di qualche giorno è il sindaco di Montevarchi a dare le sue spiegazioni sull'evolversi della vicenda del dimensionamento scolastico e il destino di alcuni istituti finora ricompresi all'interno dell'autonomia del Mochi. E dopo le parole del sindaco di Laterina Pergine Valdarno è scontro tra le due amministrazioni.

Come sindaco di Montevarchi porto avanti una politica alquanto diversa dal sindaco Neri che ha voluto la cancellazione di due comuni anche in prospettiva di un ritorno economico; la mia amministrazione comunale invece  ha dato prova di difendere le identità delle comunità. Quando abbiamo dovuto chiudere la scuola primaria di Levanella per motivi di sicurezza, la scelta più conveniente da un punto di vista economico e organizzativo era la ridistribuzione dei ragazzi  verso altri plessi decretando “la morte scolastica” dell’area, invece fin da subito ci siamo mobilitati con determinazione per reperire le risorse per una nuova scuola investendo oltre € 1.700.000, 00 proprio nel quartiere, fortemente convinti che la realtà scolastica sia un elemento fondamentale per mantenere viva una comunità.

Per questo motivo non ho alcuna  intenzione di subire le proposta altrui a danno degli interessi collettivi dei miei cittadini. Per essere ancora più chiara e per sgomberare il campo anche da facili tentativi di strumentalizzazione, i numeri non ci sono per tenere in vita tutti i plessi di Montevarchi.  L’ipotesi che mi è stata fatta è di smembrare l’Istituto comprensivo Petrarca accorpando al Mochi la realtà dell’Isidoro del Lungo, simbolo storico di Montevarchi e da sempre legata indissolubilmente al Petrarca. In ogni caso, se anche scegliessi di stravolgere i principi seguiti  fino ad oggi  e seguissi quelli della collega, metterei a rischio tutti i plessi di Montevarchi, perché scenderebbero tutti ad un livello minimo di studenti, e soggetti alle oscillazioni in gran parte dovute all’abbassamento della natalità. Pertanto, il comune di Laterina Pergine non può pensare di condizionare Montevarchi per un suo tornaconto.

Vorrei anche ricordare che la proposta di accorpamento con Bucine non corrisponde alle esigenze di tante famiglie e dei cittadini, testimoniata da 1629 firme raccolte, dai genitori di Levane e di Laterina, in circa 72 ore a sostegno dell’Istituto Mochi. La sindaca di Laterina Pergine nel suo comunicato, omette quanto dichiarato dal Provveditore che la scelta relativa alla sua proposta è solo politica. Quindi, nelle prossime settimane, comincerà una concertazione, dopo le scorrettezze passate che porterà ad una decisione solo se condivisa da tutti i soggetti interessati, dirigenti scolastici e parti politiche. Il mio prossimo impegno sarà giovedì 7 novembre, a Laterina, dove sono stata invitata dal comitato dei genitori a portare nuovamente la mia posizione in un’assemblea pubblica nella quale spero di confrontarmi con lo stesso Sindaco Neri in un contradditorio reale, non solo sulla stampa, nel rispetto soprattutto dei cittadini che ci hanno votato. Ho iniziato il mio impegno politico raccogliendo le firme contro la legge regionale di istituzione delle tre mega Asl in Toscana che la Regione, purtroppo, anche in quel caso dimostrò di non essere interessata al volere della gente. Chi mi ha scelto nell’elezione a sindaco di Montevarchi sapeva benissimo della mia natura di cittadina sempre in prima linea nelle battaglie in cui credo e in cui non ho mai smesso di metterci fieramente la faccia”.

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