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La guerra dei lumini del cimitero, l'opposizione: "Fatture errate e più invii. Così i cittadini pagano di più"

Dura presa di posizione della lista Avanti Montevarchi

"L’arroganza politica con la quale questo sindaco e la sua giunta gestiscono la cosa pubblica va di pari passo con il disarmante pressapochismo con il quale viene gestita l’interfaccia con gli utenti, siano essi cittadini o imprese".

Attacca così una nota del consigliere di Avanti Montevarchi Fabio Camiciottoli, che prosegue, mettendo a fuoco la gestione dei servizi cimiteriali.

E’ stato il caso della fatturazione delle lampade votive e quello di una procedura per approvvigionare 100 ossari. Per ciò che concerne le lampade votive non una sola parola è uscita dal sindaco per affrontare la questione dei macroscopici errori contenuti nelle fatture inviate ai cittadini e dare indicazioni su come comportarsi. Un affidamento per l’invio alle poste fatto in barba alle procedure telematiche obbligatorie per legge, una fatturazione elaborata in modo da moltiplicare gli invii agli utenti costringendoli, al netto degli errori contenuti nelle fatture, a pagare maggiori costi per il pagamento dei bollettini di conto corrente postale. (...) Era ed è doveroso intervenire, non solo nei confronti degli utenti ma anche e, soprattutto, per il riallineamento dei documenti contabili: come può un comune non correggere nei modi di legge le fatture sbagliate oggi in mano agli utenti e registrate nella contabilità comunale?

Camiciottoli precisa poi che anche le imprese sono coinvolte.

Lo dimostra la singolare determinazione n. 1159 del l’11 dicembre con la quale si avvia una procedura per approvvigionare 100 ossari per i cimiteri. La determina, in maniera paradossale tale da meritarsi una civetta de “Il Vernacoliere”, richiama una pluralità di norme per la qual cosa è impossibile comprendere se si vuole attivare una gara a procedura negoziata, aperta o un affidamento diretto. Ma non è tutto; per rendere più complicato per le imprese formulare un’offerta all’atto non è allegato alcun capitolato. Come dovranno essere gli ossari, tipologia, misure, materiale di fabbricazione? La fornitura come e dove deve essere effettuata, perché le spese di trasporto incidono? La posa in opera è compresa o no? Sono tutti aspetti negativi che si riverberano sulla qualità dei servizi erogati ma anche sulle tasche dei cittadini. Come le migliaia di euro per spese legali che il comune dovrà pagare perché il Tribunale di Arezzo ha dichiarato antisindacale il comportamento dell’Ente nel conteggio errato della retribuzione di alcuni dipendenti in caso di sciopero.

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