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Il sindaco Meoni alla cerimonia in ricordo di Emanuele Petri

Il primo cittadino di Cortona: "Il ricordo di quanto accadde quel giorno è ancora vivo e abbiamo il dovere di mantenerlo"

Oggi, lunedì 2 marzo, ricorre il diciassettesimo anniversario della morte di Emanuele Petri, il sovrintendente capo della polizia di Stato, ucciso per mano delle brigate rosse il 2 marzo 2003 sul treno 2304 Roma - Firenze. 

Il comune di Cortona, con il sindaco Luciano Meoni, ha preso parte alla cerimonia di commemorazione che si è svolta a Castiglion Fiorentino, il cui programma ha previsto due momenti distinti: la celebrazione della messa in memoria, nella chiesa del Rivaio, e la deposizione di una corona di alloro al cippo che ricorda il sovrintendente ucciso, nello spazio adiacente alla stazione ferroviaria.

«Una tragedia enorme che sconvolse l’opinione pubblica e che non deve essere dimenticata - afferma Meoni -. 17 anni dopo, il ricordo di quanto accadde quel giorno è ancora vivo e abbiamo il dovere di mantenerlo, sia per rispetto verso i familiari, sia per rispetto verso tutti coloro che hanno perduto la vita per mano del terrorismo. Tutti noi proviamo angoscia e orrore ogni volta che leggiamo di nuovi attentati  ancor di più ricordando quella disgrazia, dove un servitore delle istituzioni perse la vita durante l’adempimento del proprio dovere. Il dolore si rafforza pensando che Petri era agente stimato presso la Polfer di Terontola. Il suo ricordo ci deve dare la forza per quella che è la nostra grande sfida, - conclude Meoni-: garantire la sicurezza, colpire ogni forma di propaganda del terrorismo ed evitare nuove forme di violenze. A chi semina paura si deve reagire con nuovo coraggio».

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