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L'aretina Silvia Baracchi supera Massimo Bottura e trionfa al premio Italia a Tavola

La chef stellata del ristorante Il Falconiere ottiene quasi 32mila preferenze. Al terzo posto Filippo La Mantia. Battuti anche i noti volti tv Antonino Cannavacciuolo, Gennaro Esposito e Bruno Barbieri

Silvia Baracchi, chef del ristorante stellato di Cortona "Il Falconiere", trionfa nell'edizione 2019 del premio Italia a tavola. La rivista, diretta da Alberto Lupini, premia ogni anno grandi nomi della ristorazione nazionale e Silvia Baracchi, dopo l'ottimo piazzamento 2018 (oltre 8mila voti), è riuscita a sbancare, forte di quasi 32mila preferenze popolari, espresse sul sito di Italia a tavola.

Al secondo posto Massimo Bottura, al terzo Filippo La Mantia. Battuti anche i noti volti tv Antonino Cannavacciuolo, Gennaro Esposito e Bruno Barbieri.

Silvia Baracchi - che assieme al marito Riccardo e al figlio Benedetto è proprietaria di un gruppo di ristoranti nel Cortonese, del Relais e Chateax "Il Falconiere" e della cantina Baracchi Winery - ha conquistato il primo posto nella categoria "Cuochi", altri riconoscimenti sono stati conferiti per le categorie "Pizzaioli", "Pasticceri", "Barman", "Sal e hotel", "Opinion leader". Il concorso, che ha vissuto varie tappe prima della finale, ha coinvolto anche altri due aretini, che si sono fatti strada durante il percorso: tra i cuochi c'è Massimo Rossi (del ristorante Belvedere di Monte San Savino) e tra i pizzaioli Renato Pancini (di "Al Fogher" di Ponte alla Chiassa, finito terzo).

Silvia, te lo aspettavi?

No, figuriamoci. Non ho nemmeno tanti parenti - sorride - però è andata bene e sono felice.

Quando e dove la cerimonia?

Ho sentito Alberto Lupini, mi ha fatto i complimenti. Ma ancora non è stata stabilita la modalità della premiazione.

Il Falconiere è chiuso per la pausa invernale. Quando riaprirete?

Il 28 marzo. Stiamo facendo importanti lavori di sistemazione. Spero che il "nuovo" ristorante piaccia ai nostri clienti.

Ci saranno novità anche nel menù?

Ovviamente. Cambieremo quasi tutto. Ho molte idee, ci sto lavorando, ma non le anticipo: prima devono prendere forma.

Non esiste un tuo cavallo di battaglia, ami sperimentare?

Sì, esatto. La mia cucina è in continua evoluzione. E sarebbe noioso proporre piatti di anni e anni fa.

Hai una stella Michelin, lavori per la seconda?

Sono contenta di quello che il Falconiere è oggi. Ma, certo, arrivasse la seconda stella, sarebbe un sogno che si avvera.

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