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Venerdì, 19 Aprile 2024
Subbiano

Morbillo e vaccinazioni, famiglia contagiata a Subbiano. Ad Arezzo l'appello di Tanti: "Ora dobbiamo garantire l'obbligo"

Nuovi casi di morbillo e vaccinazioni obbligatorie. Il dibattito è sempre più acceso. E se da un lato l'ospedale San Donato registra nuovi casi della malattia infettiva (colpita una famiglia di Subbiano) dall'altro l'assessore comunale Lucia Tanti...

Nuovi casi di morbillo e vaccinazioni obbligatorie. Il dibattito è sempre più acceso. E se da un lato l'ospedale San Donato registra nuovi casi della malattia infettiva (colpita una famiglia di Subbiano) dall'altro l'assessore comunale Lucia Tanti parla dell'obbligo delle vaccinazioni per i bimbi che si iscriveranno a nidi e materne comunali.

"La scelta del governo è stata finalmente chiara: i bambini da 0 a 6 anni, per poter frequentare il nido e la scuola materna dovranno essere sottoposti a 12 vaccini obbligatori, pena la mancata iscrizione. Il comune di Arezzo per le proprie scuole, grazie al lavoro della giunta e della maggioranza, in particolare dei consiglieri comunali di Oraghinelli, aveva praticamente introdotto un principio di questo tipo nel regolamento sui criteri di accesso agli asili e alle scuole per l’infanzia comunali: in quest’ultimo è previsto infatti un esplicito richiamo, in tema di obbligatorietà dei vaccini, alla normativa sovra-ordinata. E adesso è intervenuta quella statale a togliere ogni dubbio.

Da ora subentra il problema di garantire l’applicabilità della normativa, che essendo stata adottata con decreto legge è già effettiva. Essa coinvolge enti e istituzioni come Asl e scuole ma soprattutto i genitori che dovranno dimostrare, per i loro bambini, la regolarità del libretto delle vaccinazioni o, in caso contrario, ottemperare o ancora, se non lo fanno, vedere i loro figli esclusi o sottostare a sanzioni in caso di scuola dell’obbligo". NUOVI CASI DI MORBILLO Sono infatti in calo le vaccinazioni nell'Aretino e le conseguenze iniziano a farsi notare: "Sulla scia della diminuzione delle vaccinazioni che si sta registrando ormai da alcuni anni anche nel territorio aretino, sono attualmente ricoverati per morbillo, in Pediatria al San Donato, tre bambini insieme alla mamma" spiega una nota dell'Azienda Sanitaria locale.

"La famiglia - si legge in una nota - abita a Subbiano e i bambini, di 4, 10 e 12 anni, frequentano tre scuole diverse del comune casentinese. Per questo motivo, il Dipartimento di Igiene Pubblica della Asl Toscana sud est ha avviato tutte le procedure del caso per informare gli istituti scolastici e le famiglie dei compagni di classe. Considerato il periodo di incubazione della malattia, sembra che la famiglia abbia contratto il morbillo a Roma"

I bambini che frequentano le scuole di Subbiano, e che non sono stati vaccinati contro il morbillo, possono recarsi all'ambulatorio vaccinazioni di Subbiano il 24 maggio. Per il morbillo sono previste due dosi, una a 15/18 mesi e una tra i 5 e i 6 anni. Chi ha fatto una sola dose può fare la seconda per avere una copertura totale. Basta che tra una dose e l'altra siano passati 30 giorni.

VACCINAZIONI NELL'ARETINO

Per quanto riguarda i dati delle vaccinazioni relativi al 2016, ad Arezzo oltre 2500 bambini sono stati vaccinati con percentuali del 95,5% per l’esavalente, l’88,4% per morbillo, parotite e rosolia; il 94,5% per il meningococco C e l’89,3% per pneumococco (coperture a 24 mesi). Leggermente più alte le percentuali nelle coperture a 36 mesi. "Il punto dolente - spiega la Asl - restano i vaccini antinfluenzali con una copertura per gli ultrasessantacinquenni che si ferma al 58,3%. Per quanto riguarda l’HPV, si è vaccinato l’81,6% delle bambine. La Regione Toscana sta lavorando, insieme alle Asl, per arrivare ad una copertura vaccinale totale pari al 95% in tutto il territorio. La prevenzione delle malattie infettive è uno dei principali obiettivi della Sanità Pubblica. Le vaccinazioni sono un anello fondamentale nella prevenzione della salute dei cittadini. Molte patologie sono state debellate nel corso degli anni, e così si è ridotta la percezione dell'importanza delle vaccinazioni, unico strumento efficace per combattere il riemergere di malattie scomparse".

Della stessa opinione l'assessore Tanti, che prosegue: "Nei confronti delle famiglie va proposto un grande progetto di sensibilizzazione a livello nazionale che si fondi su dati scientifici consolidati e che metta in risalto l’importanza della salute pubblica. I genitori devono capire che è un aspetto positivo distinguere tra opinioni personali e regole condivise. Su alcune questioni non ci si può appellare a convinzioni ideologiche o retaggi culturali: i vaccini rappresentano un passo fondamentale, supportato dalla comunità scientifica, per garantire ai figli, e all’intera comunità, una vita sana. Tuttavia, se questo principio vale per i vaccini deve valere tout court, anche in ogni altro caso, penso ad esempio ai bambini rom, per i quali si tollera da più parti che svolgano accattonaggio e non frequentino la scuola dell’obbligo e questo in nome di abitudini consolidate di un gruppo etnico o culturale. Oppure per alcune cure in ambito femminile che un certo fondamentalismo di tipo islamico vorrebbe negare o costringere in percorsi ad hoc.

Non credo possa essere messo in discussione il significato della scuola come istituzione che garantisce crescita culturale. Dunque, le nuove generazioni devono essere messe in condizione di frequentarla. A prescindere da tutto. Quindi mi aspetto dalla regione Toscana e dal governo nazionale gli stessi coraggio e determinazione".
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