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Nuove acque e il parco delle Foreste casentinesi per la tutela dell'ambiente naturale

Firmato un protocollo d’intesa che sancisce l’impegno comune per l’ammodernamento degli impianti relativi al ciclo idrico delle acque all’interno dell’area protetta

Nuove Acque, gestore del servizio idrico della provincia di Arezzo e parte della provincia di Siena, e il parco nazionale Foreste casentinesi,  Monte Falterona, Campigna, la riserva naturale che si estende per 36.800 ettari tra Toscana ed Emilia Romagna, hanno siglato un protocollo d’intesa della durata di cinque anni per lo sviluppo di iniziative comuni di tutela della risorsa idrica all’interno dei confini dell’area protetta e per il lancio di programmi educativi ambientali rivolti alle scuole dei Comuni limitrofi al grande polmone verde casentinese.

Nuove Acque, gestore del servizio idrico della provincia di Arezzo e parte della provincia di Siena, e il parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona, Campigna, la riserva naturale che si estende per 36.800 ettari tra Toscana ed Emilia Romagna, hanno siglato un protocollo d’intesa della durata di cinque anni per lo sviluppo di iniziative comuni di tutela della risorsa idrica all’interno dei confini dell’area protetta e per il lancio di programmi educativi ambientali rivolti alle scuole dei Comuni limitrofi al grande polmone verde.

L’accordo siglato tra il Presidente di Nuove Acque e il suo omologo dell’Ente che gestisce la riserva naturale tosco-romagnola, Marco Baccini, è frutto di un dialogo tra i due soggetti avviato negli ultimi anni e che si concretizza formalmente con questa sottoscrizione. Il protocollo di intesa nasce proprio a seguito di lavori ad alto impatto ambientale già realizzati all’interno del Parco con la compartecipazione dell’Ente: i sei depuratori già attivi oggi nell'area protetta (Lierna, Camaldoli, Badia Prataglia e i due di Serravalle), a cui si aggiungono gli interventi del 2017 per il rinnovamento dei reticoli fognari per migliorare le capacità di deflusso. Al momento, il gestore aretino ha già programmato per il 2019 un intervento sulle tubazioni idriche al servizio delle sorgenti del Parco.

L’intesa rappresenta una prima esperienza innovativa di fattiva collaborazione tra due enti di riferimento per il territorio, ognuno per le proprie capacità e competenze, che nel rispetto delle diverse finalità istitutive perseguono obiettivi comuni rispetto alla conservazione dell’ambiente naturale, alla tutela della biodiversità, alla corretta promozione e fruizione del territorio e allo sviluppo sostenibile.

Nuove Acque e l’ente Parco metteranno a fattor comune le risorse economiche, organizzative e gestionali per preservare e apportare all’ambiente i miglioramenti necessari per eliminare possibili criticità e garantire così la tutela delle risorse naturali, con particolare attenzione all’acqua: programmazione ed esecuzione di interventi di ammodernamento e degli impianti di depurazione all’interno della riserva, completamento delle reti di raccolta delle acque reflue, bonifica e miglioramento igienico-ambientale dei corsi d’acqua per preservare l’esistenza della flora e della fauna tipica dell’ambiente naturale dell'area protetta.
 

L’impegno comune favorirà dunque lo scambio di dati e informazioni utili al raggiungimento degli obiettivi ecologici dell’intesa e un dialogo costante tra Nuove Acque, l’Ente e all’occorrenza le altre Autorità competenti per semplificare le procedure d’autorizzazione per lo sviluppo di programmi e l’avvio di interventi concreti. Senza dimenticare l’aspetto educativo di questa collaborazione, attraverso la promozione di eventi e iniziative di sensibilizzazione ecologica sul risparmio della risorsa idrica destinati alle scuole, alla cittadinanza dei Comuni di riferimento e ai visitatori che ogni anno giungono  alla riserva naturale da ogni parte del mondo.
 

"Questo protocollo, che in realtà conferisce forma ufficiale ad una proficua collaborazione che ha già prodotto esiti importanti, dà forma ad un rapporto di complementarietà imprescindibile" - commenta Marco Baccini, Presidente del parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna. "I 36.000 ettari di territorio protetto sono la migliore garanzia per la qualità delle acque a valle e l'intervento di Nuove Acque, come quello di Romagna acque in Emilia Romagna, col suo apporto di competenze e maestranze, ha un ruolo centrale nel garantire la purezza della materia prima negli acquedotti, in quella restituita agli ecosistemi, nel quadro di un equilibrio idroecologico compatibile con le finalità istituzionali dell'ente e le migliori prassi gestionali". 

“Abbiamo fortemente voluto formalizzare la collaborazione con il Parco perché condividiamo principi di salvaguardia ecologica e obiettivi di sensibilizzazione e di ammodernamento di tutto ciò che in termini di infrastruttura può garantire la conservazione del patrimonio naturalistico di questa meravigliosa riserva” – ha dichiarato Paolo Nannini, Presidente di Nuove Acque. “Ci impegniamo per garantire acqua di qualità 365 giorni all’anno a case e aziende del nostro territorio e assicuriamo la funzionalità e l’efficienza dei depuratori e dei reticoli fognari. Siamo convinti che la nostra competenza tecnica e gestionale possa essere un valore aggiunto per una realtà da tutelare al massimo come le Foreste Casentinesi e che tale deve rimanere. L’ unione di forze e la comunanza di obiettivi porterà i suoi frutti per rendere ancora più attrattivo il nostro territorio”.

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