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Fusione Subbiano-Capolona: c'è chi dice "no"

"Fusione di Subbiano e Capolona? No Grazie". Così risponde il nuovo Comitato per il No alle diverse proposte di fusione tra Subbiano e Capolona. Un comitato nato a Subbiano di cittadini che vogliono esprimere un no pieno sulla fusione dei Comuni...

"Fusione di Subbiano e Capolona? No Grazie". Così risponde il nuovo Comitato per il No alle diverse proposte di fusione tra Subbiano e Capolona. Un comitato nato a Subbiano di cittadini che vogliono esprimere un no pieno sulla fusione dei Comuni di Subbiano e di Capolona, consapevoli che questa sarebbe una scelta “definitiva” dalla quale non sarebbe più possibile tornare indietro nel caso in cui il nuovo comune non rispondesse alle necessità della popolazione, cosa che è già accaduta quando fu costituito l’Ufficio Unico tra i Comuni di Subbiano, di Capolona e di Castiglion Fibocchi, con cui , anche e se è pur vero che non si trattava di una fusione, ma di una gestione associata di servizi, scuola-sociale-cultura, i costi delle gestioni aumentarono e i servizi rimasero uguali, se non inferiori, ma dal quale fu possibile tornare indietro. Il No del Comitato è anche per i costi della gestione in caso di fusione perché, così come accadde in occasione del funzionamento dell’Ufficio Unico, ci saranno aumenti e non risparmi a danno dei cittadini subbianesi, che hanno imposte inferiori rispetto al comune di Capolona, e l’aumento dei costi non si accompagnerà ad un migliore servizio per i cittadini di Subbiano, così come accadde allora, un “allora” che è dietro l’angolo e non riferito a cent’anni fa. Un No consapevole da parte del Comitato contro la Fusione dei Comuni di Subbiano e di Capolona perché l’accorpamento dei servizi fra i due municipi porterà caos per i cittadini che piano piano si allontaneranno sempre più dalla vita amministrativa lasciando campo libero ai soliti politici di professione per soddisfare le proprie ambizioni personali, mentre i costi della politica aumenteranno, perché i modesti risparmi derivanti dall’eliminazione di un consiglio comunale saranno assorbiti e superati dal costo di nuove professionalità e dirigenze. Per finire Subbiano non è in dissesto economico , oltre ad avere in cassa più di due milioni di euro, purtroppo ad oggi bloccati dal patto di stabilità, ha autonomamente i modi e i tempi per migliorare e costruire il proprio futuro, occorre solo un po’ di coraggio e di impegno perché ci sono soluzioni, opportunità e strumenti migliori e diversi dalla fusione per organizzare al meglio i propri servizi e far crescere il territorio, ricordando infine come Subbiano per incentivare l’economia produttiva e il lavoro ha una interessante zona industriale che può dare ancora importanti risposte ai cittadini.

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