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Chiusura servizio di psichiatria Bibbiena, Casucci: “Si poteva evitare di depotenziare ulteriormente l'ospedale"

Il consigliere regionale della Lega risponde alle dichiarazioni dell'Asl: "Perché non si è investito per un servizio in sicurezza?"

Il consigliere regionale della Lega Marco Casucci interviene dopo la risposta dell'Asl alla sua interrogazione sulla chiusura del servizio di psichiatria di Bibbiena.

"Secondo noi esistevano i margini per non depotenziare ulteriormente l'ospedale di Bibbiena, è mancata la volontà politica dell'amministrazione regionale di difendere il presidio sanitario del Casentino - attacca il consigliere regionale Marco Casucci (Lega). Alla mia interrogazione l'Asl risponde che il servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell'ospedale non possedeva i requisiti di legge per la sicurezza e perciò da tempo non vi si potevano ricoverare i pazienti in Tso e quelli difficilmente gestibili, che venivano inviati ad Arezzo. Perché non si è investito per un servizio in sicurezza? Il problema, comunque, rimane perché il direttore generale ha proposto che i due posti tenda, chiusi, vengano assorbiti dal servizio di medicina per situazioni valutate di "lieve entità". Monitoreremo, inoltre, con la massima attenzione che i pazienti della salute mentale del Casentino continuino ad essere seguiti e le attività del servizio psichiatrico proseguano attraverso il centro di salute mentale ed i servizi semi-residenziali e residenziali, così come comunicato dal direttore generale".

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