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Obiettivo sicurezza, così gli impianti di videosorveglianza dei negozi saranno collegati con le forze dell'ordine

E' stato presentato questa mattina il protocollo siglato tra Confesercenti e Securshop (azienda aretina che si occupa si sicurezza) alla presenza del Prefetto Maddalena De Luca

Tanti occhi potranno presto vigilare sulle attività di esercenti e imprenditori. Quelli di telecamere private collegate alle centrali di Polizia e Carabinieri. In caso di rapina o intrusione, ad esempio, basterà che il negoziante prema un bottone per far intervenire le forze dell'ordine. E' questo il cuore dell'accordo, presentato questa mattina, che è stato siglato tra Confesercenti e Securshop, un'azienda aretina che si occupa si sicurezza, alla presenza del Prefetto Maddalena De Luca.

"L'obiettivo che si vuole raggiungere - spiega De Luca - è quello di assicurare elevati livelli di protezione delle imprese e degli operatori del commercio, seguendo l'evoluzione normativa e l'utilizzo delle nuove tecnologie, in modo da garantire una sempre più efficace collaborazione tra istituzioni pubbliche, forze di polizia e associazioni di categoria". 

A beneficiare dell'iniziativa saranno gli associati di Confesercenti e non solo: le immagini registrate dalle telecamere che puntano su strade e piazze potranno infatti essere di aiuto alle forze dell'ordine in caso di episodi criminosi o violenti. 

"Abbiamo voluto dare un contributo concreto in termini di sicurezza nei negozi - afferma Valeria Alvisi, direttrice di Confesercenti - Dopo la firma del protocollo di sicurezza sottoscritto mesi fa in Prefettura per potenziare il controllo del territorio, abbiamo lavorato per mettere a disposizione degli associati un sistema di videosorveglianza in grado di blindare le attività commerciali e offrire uno strumento utile anche per la sicurezza delle nostre piazze e delle strade dell'intero territorio".

Ma come funziona il sistema proposto dall'azienda aretina? Gli esercenti devono munirsi di una piattaforma tecnologica che, collegata alle classiche telecamere di sorveglianza, permette di creare un filo diretto con le forze dell'ordine. Ad esempio, in caso di rapina, l'esercente può chiedere aiuto premendo un pulsante (potrà essere fisso o anche inserito in un dispositivo da tenere in tasca) che permetterà a polizia e carabinieri di ricevere un segnale e vedere direttamente dalla sala operativa le immagini che stanno registrando le telecamere di sorveglianza. A quel punto l'intervento potrà essere immediato. Le registrazioni potranno essere conservate per 7 giorni in modo da poter essere consultate dagli inquirenti nella fase delle indagini. 

"I costi - spiega Luca Leonessi, presidente dell'azienda - vanno dai 29 euro al mese per il servizio solo diurno o solo notturno, a 49 euro al mese per quello che copre tutte le 24 ore. Si tratta di una piattaforma già presente in 230 province italiane. E' un servizio utile sia per il singolo esercente ma anche per le attività di controllo del territorio".

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