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Domenica, 28 Aprile 2024

VIDEO | La prima tartaruga palustre di Arezzo. Specie rara: è vittima di cattura illegale

E' la prima volta che viene certificata la presenza in provincia: con ogni probabilità l'esemplare, una femmina adulta, è stata prelevata in natura per essere illecitamente detenuta, poi è stata rilasciata. Era al parco di Villa Severi

E' il primo esemplare di tartaruga palustre europea (Emys orbicularis) trovato in provincia di Arezzo. Si trovava nel parco di Villa Severi, in compagnia delle tante altre testuggini dell'area, che però fanno parte della specie alloctona (e invasiva) americana (Trachemys Scripta). Il ritrovamento è avvenuto martedì 2 maggio, a notare l'animale - che fa parte di una specie molto rara e protetta - è stato Luca Boncompagni, naturalista e docente di scienze. Il ritrovamento è avvenuto lungo un canale per l’irrigazione caratterizzato da un ristagno permanente e folta vegetazione, habitat ideale per questa specie. Si tratta di una femmina adulta, lunga circa 20 centimetri dalla testa a fine carapace.

FOTO| La rara tartaruga palustre trovata a Villa Severi

"Emys orbicularis - spiega Boncomapgni - è l’unica tartaruga palustre autoctona in Italia ed è protetta in base alla Direttiva Habitat 92/43/Cee. È una specie a rischio d’estinzione per via di molteplici cause come la distruzione e la frammentazione dell’habitat in cui vive, l’inquinamento delle acque e l’introduzione di specie alloctone", come ad esempio la tartaruga americana.

Ma come è arrivata una tartaruga autoctona italiana, ma di cui non ci sono passate attestazioni nell'Aretino, a Villa Severi? Con ogni probabilità è stata dapprima illegalmente catturata in natura - è presente in piccole colonie ad esempio nell'Orvietano e in Emilia Romagna - per poi essere rilasciata, introducendola in un ambiente in cui questa tartaruga non è mai stata presente. Un altro illecito.

Come si riconosce questa nuova tartaruga dalle altre presenti a Villa Severi? "Emys orbicularis è facilmente distinguibile dalle altre tartarughe per via della vistosa punteggiatura gialla che ne ricopre il corpo e la lunga coda, mentre le altre specie introdotte, per lo più provenienti dal Nord America, hanno linee gialle longitudinali e gote colorate di rosso/arancione", aggiunge Boncompagni.

La tartaruga a questo punto deve lasciare Villa Severi, per poi essere reintrodotta in Natura, in un ambiente in un cui la specie è presente. Prima sarà sottoposta ad analisi da parte delle università (sono stati coinvolti gli atenei di Firenze e Pisa), tra cui approfondimenti genetici, per comprenderne l'esatta provenienza. "Purtroppo - conclude Boncompagni - l'esemplare è stato verosimilmente rilasciato ad Arezzo da qualche privato, dopo averlo prelevato illegalmente nel suo areale d’origine: la detenzione di esemplari catturati in natura di tartaruga palustre europea è severamente vietata dalla legge".

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