Ha colpito il centro 12 volte, 7 delle quali consecutive, ha vinto 12 lance d'oro, con Santo Spirito ha fatto cappotto l'anno scorso ed è stato tra i protagonisti della rimonta che, negli anni, ha portato i gialloblu in testa alla classifica dei successi. Gianmaria Scortecci si divide il titolo di re della piazza con il compagno Elia Cicerchia e sabato andrà a caccia di un'altra serata di gloria. Perché di vincere non ci si stanca mai.

"Siamo favoriti perché abbiamo tante imprese alle spalle e cavalli affidabili, anche se in Giostra non si sa mai. In passato ci è capitato di perdere con il pronostico dalla nostra parte, quindi dobbiamo stare sempre concentrati. E poi quest'anno c'è la grande novità di Martino Gianni: a pensarci bene, direi che i favoriti sono quelli di Sant'Andrea. Martino è lì da un anno ma con il suo carisma porta subito un'atmosfera diversa che può fare la differenza. Domenica sera ci siamo incrociati sulla lizza, ci siamo abbracciati. Mi ha fatto effetto vederlo vestito di biancoverde, sono contento per lui ed è uno stimolo in più per noi a fare bene. Il segreto di Martino? A Sant'Andrea ha trovato un quartiere già strutturato, a Santo Spirito ci dette una spinta anche in questo senso. Poi è vero che noi siamo cresciuti con lui ma è vero pure che lui è cresciuto con noi. E' una questione di leadership, che gli deriva dall'esperienza e dai risultati: se Martino ti dice una cosa, ti convince anche se tu la pensi diversamente. Per continuare a vincere non dobbiamo sederci. Siamo drogati dal Saracino, non possiamo stare senza scuderie e il successo è così dolce che ogni volta vuoi riassaporarlo. Qualche quartierista forse ha fatto l'abitudine alla vittoria. Noi no".