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Asl: "Non si può più morire per meningococco b e morbillo". I 17 vaccini del calendario regionale

Sono gratuiti e possono essere eseguiti da tutta la fascia della popolazione anche se, alcuni sono più indicati per i piccoli ed altri per gli over 65

Ci sono i "grandi classici" come quelli contro morbillo, rosolia e parotite e poi delle new entry utili alla protezione della fascia più debole della popolazione e mai viste prima. Sono tante le novità che compaiono all'interno del calendario regionale delle vaccinazioni, strumento che consente alle aziende sanitarie e ai cittadini di seguire un programma volto alla creazione della famigerata "immunità di gregge".

"Più persone si vaccinano contro determinate patologie - spiega la dottoressa Elena De Sanctis, responsabile dell'unità funzionale igiene pubblica e nutrizione zona Aretina Casentino Valtiberina - e si crea un blocco degli agenti infettivi che non circolano. Vaccinarsi ha dunque un valore particolarmente importante ed assume pure una connotazione sociale perché aiuta a proteggere noi stessi ma anche chi ci sta vicino".

Tornando al calendario regionale, tra le principali novità introdotte ci sono le vaccinazioni alle donne in età fertile, in gravidanza e nel post-partum; specifiche raccomandazioni per i soggetti a rischio (es. splenectomizzati o dializzati); vaccinazione gratuita anti-Hpv alle ragazze venticinquenni non ancora vaccinate, in occasione della chiamata al primo screening per la citologia cervicale (Pap-test) (es. nel 2019 alle ragazze nate nel 1994) ed a tutte le donne operate per lesioni cervicali dovute ad infezione da Hpv.

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In passato, in tutto il territorio regionale, si sono verificate delle ondate di meningite B, morbillo ed altre patologie per le quali esistono delle vaccinazione specifiche. "Non è comprensibile - spiega la dottoressa De Sanctis - come malattie che potrebbero essere facilemente evitate mietano delle vittime. Anche i vaccini per l'epatite b e il papilloma virus (quest'ultimo esteso anche ai maschi) possono essere un valido strumento di prevenzione visto che, mi preme sottolinearlo, si tratta di due trattamenti che consentono di prevenire forme tumorali. Le vaccinazioni inserite all'interno del calendario regionale possono essere eseguite in maniera gratuita dunque, credo che soprattutto per i bambini sia essenziale provvedere alla loro esecuzione".

Ma gli aretini si vaccinano?

"C'è uno zoccolo duro che non lo fa - sottolinea la dottoressa De Sanctis - recentemente con l'obbligo vaccinale sui bambini, siamo venuti a conoscenza di situazioni dove i genitori si rifiutano di sottoporre ai trattamenti i propri figli. Si tratta però di una fetta molto circoscritta della popolazione. Le campagne che fino ad oggi sono state poste in essere sono andate molto bene con dei flussi oltre il 90 per cento. Adesso è in svolgimento quella antifluenzale e speriamo che i risultati siano migliori rispetto a quelli dello scorso anno che hanno registrato richieste sul 40,4 per cento della popolazione".

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Le vaccinazioni previste dal calendario regionale universale

Antidifterite-tetano-pertosse (DTPa) ►►

Antipoliomielite (IPV) ►►

Antiepatite B ►►

AntiHaemophilus influenzae tipo b (Hib) ►►

Antimorbillo ►►

Antirosolia ►►

Antiparotite ►►

Antivaricella ►►

Somministrazione di vaccini vivi attenuati (MPR o MPRV e V) ai soggetti immunocompromessi ►►

Antipneumococco (PCV) ►►

Antipneumocco in età adulta ►►

Antimeningococco C con vaccino coniugato ►►

Antimeningococco B ►►

Antinfluenzale ►►

Antipapillomavirus (HPV) ►►

Antirotavirus ►►

Antiherpes Zoster ►►

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