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I muri del Baldaccio racconteranno Arezzo: l'archeo safari parte dal multipiano

Il progetto è vasto e complesso, per questo vede la partecipazione oltre alle ideatrici di tanti studenti

Cosa raccontano i muri di Arezzo? 
La storia, la vita e, talvolta, gli episodi di una città di periferia che nell'arco dei secoli ha cambiato forma e si è trasformata sempre più in un piccolo scrigno dei tesori.
E così ecco che ben presto arriverà al parcheggio multipiano Baldaccio un altro di quei racconti fatti di pittura ed intonaco che serviranno a narrare un altro piccolo estratto della vita di tutti i giorni.
All'interno della ex fonderia Bastanzetti, oggi meglio conosciuta come la Casa dell'Energia, è stato dato avvio all'inizio dei lavori del progetto "I Muri Raccontano".
 

Un'iniziativa che prevede la realizzazione (a cura di La Staffetta Associazione Culturale e sostenuta da Atam) di un grande affresco proprio in corrispondenza del parcheggio Baldaccio, attraverso il quale verrà narrata la storia dei murales dagli etruschi ai giorni nostri passando per Piero della Francesca. 

Ospite della giornata di ieri Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli che interverrà sull'importanza della pittura murale nella storia dell'arte.

L'obiettivo del progetto è duplice, da una parte riqualificare un luogo da tempo dimenticato, dall'altra trasformarlo in un vero e proprio punto attrattivo, capace di mostrare attraverso la pittura murale la storia dell'arte fin dalle sue origini. Parcheggio quindi che si presterebbe a diventare la prima fermata, con la presentazione di quello che il turista vedrà poi originale dal vivo, di un archeo safari che copra l'intera provincia.   

Il progetto è vasto e complesso, per questo vede la partecipazione oltre alle ideatrici, nelle persone di Laura Folli (dottoressa in restauro, catalogazione e conservazione del tessile e dell’abbigliamento e maestra d’arte in tessitura) e Laura Ghezzi (dottoressa in restauro della ceramica archeologica e di antiquariato, affresco, lapideo e gesso e maestra d’arte in affresco), di tanti studenti e realtà del territorio ma anche italiane e addirittura straniere: Oxfam Italia, le scuole di Arezzo Itis, Severi, Istituto d'Arte Margaritone, la University of Oklahoma, l'Università di Macerata Scienze della Formazione dei Beni Culturali e Turismo, l'Università di Rochester New York, ilprogetto cinese di arte in Italia il Milione, ma potranno partecipare ai corsi e l'effettiva realizzazione dell'affresco anche privati e singoli cittadini interessati.

La Casa dell'Energia sarà la sede dell'officina, il luogo in cui materialmente s'insegna e prepara, mentre al parcheggio Baldaccio ci sarà il cantiere vero e proprio con i pigmenti e le fibre tessili realizzate nei laboratori chimici dell'Istituto tecnico industriale statale Galileo Galilei. Un triangolo che valorizza e mette in sinergia tre diverse realtà della zona per un grande regalo alla città. 

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