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"Viva la libertà". Torna a casa l'infermiera che ha vinto la battaglia contro il Covid-19

Un quartiere intero in festa. Una storia semplice ma straordinaria che racconta il cuore grande di una comunità e la grinta di una famiglia

Un abbraccio grande. Immenso. Degno di un eroe. Sì perché Luisa è davvero quello che potremmo definire una paladina impavida. Un cavaliere senza macchia e senza timore. Ha lottato con le unghie e con i denti contro quel virus che da quaranta giorni ha sconvolto la quotidianità di migliaia e migliaia di famiglie. 
Infermiera dell'ospedale San Donato di Arezzo, ha iniziato a battagliare contro il Covid-19 prima come operatrice e poi come paziente. E alla fine ha vinto alla grande.
Dopo quasi un mese di ricovero nel reparto malattie infettive, è tornata a casa. Ad attenderla un'accoglienza straordinaria fatta di sorrisi, applausi, striscioni e un pranzo pasquale recapitato attraverso un ingegno sistema di consegna a domicilio dai vicini. Il tutto accompagnato dalle note di "Viva la libertà" di Jovanotti.

E' nel giorno di Pasqua che per lei e per la sua famiglia il ritorno alla normalità è cominciato. Il marito, infermiere del 118 era stato colpito e così anche il figlio della coppia. Un test durissimo, che è stato superato non solo grazie alla tenacia dei tre ma anche attraverso l'affettuoso supporto di una comunità intera, quella del quartiere Meridiana, che non ha mai fatto mancare la propria vicinanza.

"Un grazie di cuore a tutti i miei fantastici vicini - scrive su facebook il marito di Luisa - che sono degli amici con la a maiuscola. Grazie di cuore".

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