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Assemblea Anci. La ministra Pisano e la sottosegretaria Castelli: "Lavoriamo al fianco dei Comuni"

Entrambe sono state protagoniste della mattinata al centro affari in occasione dell'assemblea nazionale di Anci

"Siamo favorevolissimi alla tecnologia 5g, utilissima se utilizzata seguendo il solco unico che si utilizza in Europa e se si riuscirà a collaborare su questo tema con i Comuni dove si possono concentrare le migliori contaminazioni e trasformazioni sulla digitalizzazione”.

Cosi la ministra all’Innovazione, Paola Pisano, intervenendo alla giornata di chiusura della XXXVI assemblea annuale Anci di Arezzo.

“Il governo – ha detto la Pisano – punta molto sui Comuni, soprattutto quelli più piccoli per dare una scossa di innovazione al Paese. Un conto – ha spiegato la ministra – è fare azioni smart in grandi capitali come Roma, altro è intervenire nei piccoli Comuni da dove si parte da zero ed è per noi più semplice mettere in campo azioni efficaci. Più il Comune è indietro e più si può innovare”. Per la Pisano però non ci sono tante altre nuove azioni da mettere in campo “ma sfruttare le tecnologie e le piattaforme nazionali che già esistono e si sono dimostrate valide. Penso al sistema di riconoscimento Spid. Andiamo a leva sulle tecnologie che esistono, pensando una base unica per migliorare i servizi. I cittadini – ha detto ancora la ministra dell’Innovazione – si aspettano una usual experience come se ci si trovasse a comprare su Amazon”.

Secondo la Pisano “abbiamo addosso una grande responsabilità per rimettere in moto paese. E per arginare lo spopolamento delle nostre aree interne. La maggior parte dei cittadini nel 2050 abiterà nelle grandi aree urbane? Non è detto, perché se riusciamo a farli lavorare nei posti dove sono nati sono convinta che non sentiranno il bisogno di andare a vivere in città”.

Infine un accenno alla manovra.

“Abbiamo chiesto risorse sulla digitalizzazione e salutiamo con favore l’accordo tra Anci e Cdp, un patto importante che tocca anche servizi innovativi. E anche all’Europa, attraverso i Fondi Por e Pon, dobbiamo chiedere risorse e per farlo dobbiamo lavorare tutti insieme, con proposte ma anche sollevando i problemi che cercheremo di risolvere nel miglior modo possibile”.

L'intervento del sottosegretario al ministero dell'economia Laura Castelli

“La norma presente nel Disegno di Legge di Bilancio non modifica il sistema di riscossione né tocca la procedura di pignoramento dei conti, che esiste da quanto è stata introdotta con il Regio Decreto del 1910. Chi afferma il contrario divulga una vera e propria fake news. Avremmo dovuto modificare il Codice di Procedura Civile, non lo stiamo facendo. Le garanzie e le tutele per i contribuenti restano invariate, anzi si rafforzano”.

Ad affermarlo è stato il viceministro dell’economia e delle finanze, Laura Castelli, nel suo intervento alla giornata conclusiva dell’assemblea nazionale Anci che si è svolta nello scenario del Centro Affari e Congressi del capoluogo aretino.

Intervistata dalla giornalista Annalisa Cuzzocrea, la vice ministro ha spiegato come la norma contenuta nella manovra “delinea una semplificazione del sistema della riscossione che abbiamo costruito insieme ai sindaci”. Una riforma il cui obiettivo “è la centralità della riscossione stessa assegnata ai Comuni che possono usare le risorse in modo diretto per erogare migliori servizi ai cittadini. In questo modo – ha precisato Castelli – si potranno anche evitare i molti fallimenti dei bilanci comunali causati, negli ultimi anni, proprio dalla cattiva gestione di diversi agenti di riscossione”.

Castelli si è poi soffermata sulle novità presenti in manovra che vengono incontro alle richieste dei Comuni.

“Abbiamo stanziato 33 miliardi per gli investimenti nei prossimi 15 anni, che permettono ai Comuni di spendere in modo rapido e veloce su temi come il dissesto idrogeologico, il rifacimento e la riscossione degli asili nido”.

Vi è poi il tema dei finanziamenti della cosiddetta norma ‘Spagna’: “L’abbiamo riproposta in modo strutturale per cinque anni, saranno assegnati contributi a favore dei Comuni che in sei mesi possono spenderli, per la realizzazione di progetti di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale”.

Novità annunciate in manovra anche sul tema dell’unificazione tra Imu e Tasi, da tempo richiesta dai Comuni e dall’Anci. “Questa riforma scritta con voi l’abbiamo fatta dopo che in tanti l’avevano annunciata”, ha rivendicato con orgoglio Castelli auspicando "una maggiore manovrabilità della leva fiscale dei Comuni, segno di una loro maggiore autonomia”.

Infine, la legge di Bilancio darà corso ad un’unificazione dei tributi minori consentendo una maggiore semplificazione dal punto di vista dei cittadini.

“Abbiamo unificato ben sette tributi e dedicato una parte speciale al tema degli ambulanti, accelerando le loro procedure di pagamento a livello quotidiano. E questo – ha concluso Castelli – consentirà ai Comuni di usare le aree mercatali per altri utilizzi aumentando la competitività dei territori”.

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