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"Questa è per il quartiere che ci supporta e sopporta". Cicerchia e Scortecci: i cecchini della piazza

La Colombina vola a quota 37. Decima vittoria per la coppia dei furono "ragazzi terribili"

"E' per il quartiere questa lancia. Per tutti coloro che durante l'anno stanno dietro ai nostri sbalzi d'umore, alle nostre esigenze e si fanno in quattro per noi".

Una dedica, quella di Elia Cicerchia, condivisa anche dal compagno Gianmaria Scortecci. I due cavalieri di Porta Santo Spirito sono usciti vittoriosi da Piazza Grande e, con nove punti, hanno conquistato la 37esima lancia d'oro gialloblu, portando così la Colombina in cima all'albo d'oro della Giostra del Saracino. Una vetta affollatissima e condivisa con Sant'Andrea e Colcitrone che hanno lo stesso numero di vittorie nel proprio palmares.

"Vincere però è sempre bello - ha detto il capitano di Santo Spirito Marco Geppetti - lavoro per questo e voglio vedere il popolo gialloblù piangere di gioia. Bello, bello, bello. Questi sono i miei quartieristi, questo è il nostro stile. Abbiamo fatto una grande Giostra. Dobbiamo voler bene al Saracino e preservarlo".

"La Giostra di giugno - ha sottolineato il rettore Ezio Gori - sarà particolarmente agguerrita. Tre quartieri in vetta all'albo d'oro è un record. Ovviamente noi lavoreremo per rimanere in cima a questa classifica. Speriamo, staremo a vedere. Per adesso quello che conta è portare questa (la lancia ndr) al quartiere".

Emozionati entrambi i "furono ragazzi terribili" che, dopo 17 giostre corse insieme e dieci vittorie conquistate, sono ormai diventati a pieno titolo i veterani della piazza. La coppia da battere. I due "cecchini" che ogni anno continuano a regalare gioie infinite al popolo gialloblu.

Scortecci ha incantato con un cinque che, da qualche tempo a questa parte, è diventato per lui una consuetudine. Cicerchia ha poi chiuso i giochi definitivamente colpendo sul quattro. Un tiro che ai più è sembrato un po’ sotto alle sue potenzialità. 

Giostra, torna a volare la Colomba. Impeccabile Scortecci, spalla fidata Cicerchia

"Sembra una banalità - ha spiegato Cicerchia - ma tutto l'anno noi ci alleniamo per fare cinque e non quattro. Ci concentriamo solo sul centro del tabellone perché, per noi, tutto il resto non conta. Quello di questo pomeriggio è stato per me un tiro difficilissimo e di grande responsabilità. Mentre andavo al pozzo ho sentito tutto il peso di questa carriera. Per fortuna è andata al meglio. Gianmaria ha fatto davvero un lavoro strepitoso e il merito di questo trionfo è tutto suo. Parte di questa vittoria è per mia mamma che dovrà affrontare una piccola operazione, per la mia fidanzata Rebecca e poi ovviamente per il quartiere".

Gioia condivisa anche da Gianmaria Scortecci.

"Voglio dedicare questa vittoria a mia nonna Lore - spiega - è scomparsa lo scorso inverno e oggi la voglio ricordare con questo momento di gioia. E’ sempre stata la mia più grande ed appassionata sostenitrice. Questa sera sarà strano tornare al quartiere e non vederla aspettarmi alla finestra dal suo appartamento di San Jacopo. Quindi, la vittoria che abbiamo conquistato con Elia è per lei. Per lei ma anche per il quartiere che supporta il lavoro di tutti i giostratori senza mai lamentarsi e senza mai farci mancare quell'affetto e sostegno di cui non si può fare a meno". 

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