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La musica salverà la bellezza. In mille al concerto per dire no alla cava di Cincelli: "una Woodstock aretina"

Proseguono le attività di protesta pacifica contro la decisione del comune di Capolona di realizzare un sito estrattivo nelle piagge di Cincelli

I più l'hanno definita una Woodstock in salsa aretina
In quelle colline che rischiano di essere spazzate via dall'arrivo di un sito estrattivo per inerti, c'era una moltitudine di uomini, donne, bambini. Tutti uniti dall'attaccamento ad una terra così meravigliosa da togliere il fiato. Una moltitudine di umanità pronta a battersi affinché tutto resti immobile e stupendo come adesso.

Il concerto per le piagge si è svolto in mezzo ad un campo lasciato a maggese di proprietà del b&b Le Bilodole. L'erba alta ha lasciato spazio a coperte, chitarre, schiamazzi, risate e abbracci. Chi c'era si è trovato catapultato in un'atmosfera surreale, onirica, tanto da richiamare quel mega festival che 50 anni fa raccolse musicisti e giovani da ogni angolo dell'America.

"Siamo ancora abbastanza idealisti - hanno raccontato Luca Lanzi e Francesco Moneti, musicisti aretini nonché capofila dell'evento - da pensare di poter lasciare ai nostri figli un mondo dove la bellezza di questo territorio sia la loro eredità. Per questo siamo qui. Per dimostrare pacificamente e con la musica, che questo luogo deve essere necessariamente tutelato". 

Alla manifestazione hanno preso parte oltre ottanta musicisti di varie band dell'Aretino. Ad ascoltarli invece, più di 500 persone tra residenti della zona e non.

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"L'amministrazione faccia un passo indietro"

"Questo luogo è prezioso - hanno ricordato i componenti del comitato La Valle delle Piagge - ci auguriamo che l'amministrazione faccia marcia indietro e non prosegua nell'intento di deturparlo. Noi faremo di tutto per difenderlo. Inoltre, vogliamo ribadire che non c'è bisogno di estrarre sabbia e rena dalle piagge. C'è l'alveo dell'Arno ad aver bisogno di operazioni importanti di pulizia che permetterebbero il reperimento di materiale simile". 

Alla manifestazione presente anche la vice presidente del consiglio regionale Lucia De Robertis che ha detto: "ho presentato un emendamento ai presidenti delle commissioni - spiega - che sarà esaminato insieme a tutti gli altri documenti. Nel testo presentato c'è una richiesta molto semplice che è quella di eliminare dal piano delle cave la definizione di giacimento potenziale per questa porzione di territorio".

I ringraziamenti del comitato La valle delle piagge

All’indomani del concerto, il comitato La Valle delle Piagge desidera dire grazie al migliaio di partecipanti intervenuti ad un’iniziativa che incredibilmente e in sole due settimane ha ottenuto tanta partecipazione.
Ci sono voluti i sì, i tanti “sì, lo voglio!” di coloro che senza nessuna titubanza, ma solo con tanta disponibilità, decidono di mettere locali e terreni a disposizione, perché diventino lo scenario di un tocco di magia pura.
I sì di Francesco Moneti e Luca Lanzi, che per giorni, come due supernova vorticose, si adoperano come matti, con un incessante voglia di aggregare, di fare esplodere un grido. E allora ci mettono la faccia, il cuore ed è tutto un whatsap, un susseguirsi di messaggi alle ore più improbabili, tra una nota e l’altra, per chiamare artisti e musicisti, coinvolgere persone da tutta Italia, che poi arrivano.

Arrivano davvero, loro, gli artisti e musicisti, che a loro spese, sotto il sole, con il caldo, senza pensare ai loro impegni personali arrivano, accorrono da ovunque.

Loro, che con l’arte, con una passione sfrenata, con una grinta che travolge e contagia, sono in grado di accendere cuori e menti, perché il valore, la natura è un loro preciso dovere, il proteggerla, il farlo insieme, uniti, è esattamente un impegno personale improrogabile. Loro, un unico cuore pulsante, catalizzatori di attenzione, ma prima ancora persone attente, ascoltatori intelligenti, che pongono le giuste domande, che hanno visto tanto mondo, e sanno riconoscere bene dove sta il valore. Come Cristiano Pasca, delle Iene, grazie Cristiano! Mille cuori per te.

La comunità è grata. È grata a se stessa. È grata alla sua partecipazione straordinaria, alla sua unità, al suo sentirsi insieme, perché quello che occorre salvare non ha divisioni, non ha confini, vola sopra tutto. E allora eccoli, quelli che hanno usato il proprio tempo per tagliare l’erba, che hanno fatto fluire macchine e persone, che hanno distribuito birre e acqua, che hanno dato suggerimenti, raccolto le firme, gestito la stampa delle magliette, che hanno preparato 1000 panini.

Tanti i bambini, che ridevano e giocavano con le nostre magliette meravigliose, che hanno quel logo meraviglioso che ha fatto Silvia Mori: bambini scusateci. Le magliette la prossima volta le faremo anche e soprattutto per voi. Perché siete voi che vivrete in questo posto, dopo di noi. Voi che sarete prima i giovani e poi gli adulti.

I giovani, come quelli da tutto il mondo di un’eccellenza come Rondine, come quelli del luogo, che si sono prodigati, quelli di Meliciano, del CRIC di Ponte Buriano, che hanno lavorato come matti, tutti, per aiutare ciascuno a modo suo, come poteva. La comunità, la stessa poi, che ha detto sì a una partecipazione rispettosa, molto divertente e capace di capire che immergersi nella natura richiede gentilezza, richiede civiltà, richiede di andare in punta di piedi, dove qualcuno vuole andarci pesante, richiede stupore, perché poi quando si accede a certe ‘atmosfere’ le parole non sono sufficienti, ci vuole l’anima.

Ci vuole di essere un esempio, fatto con l’azione consapevole, di cosa significa oggi “essere umani”.

Ci vuole il coraggio e l’intelligenza delle istituzioni che hanno deciso che si, questa causa, di tutti, merita il loro lavoro, la loro tenacia, la loro passione e soprattutto il loro orgoglio. Perché il loro lavoro è esattamente essere la voce della comunità, esprimerla con coraggio, con vigore, là, dove la voce della comunità deve essere tenuta al primo posto, al primo. Ci vuole la discrezione, la silenziosa e attenta attività di chi la comunità la controlla, come una mamma farebbe con un bambino, perché possa correre libero ma possa subito essere accudito, se servirà.

E allora grazie anche alla polizia locale del comune di Arezzo, grazie alla sua discrezione e presenza attenta. Ci vogliono i professionisti, che sanno esprimere con le immagini e con le parole ciò che succede, perché anche chi non c’è possa saperlo, perché chi c’era possa provare un’emozione fortissima anche poi, tra giorni, tra settimane, tra anni. E ricordare.

Grazie ai giornalisti, ai cameramen, alle redazioni intervenute, grazie ad Annalisa Savoca, per sapere cogliere le essenze, per saperle chiudere tutte in scatti che fanno vibrare.

Ci vuole il coraggio, ci vuole la testardaggine cocciuta e le competenze, di chi in meno di 3 settimane, non dormendo più la notte, perché capisce che è importante, tremendamente importante, decide di dare un segno, indelebile, inequivocabile, non ignorabile. Da nessuno. Ci vuole un comitato così. Fatto così, con un presidente come Vasco Macconi, cuore e sguardo inviolabile verso la meta; un direttivo fatto di persone che uno pensa non esistano più e invece no, esistono ancora, professionisti e Cittadini, con la C maiuscola. Un Comitato così, con tutto quello che all’interno ci convive, che è in grado mescolandosi, di creare cose grandi. Come il concerto per le Piagge.

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