Per la gente del posto, Castelnuovo dei Sabbioni (o in Avane), altro non è che un paese fantasma. Anzi, ad essere classificabile quasi come un'apparizione spettrale è la parte "vecchia" del paese, quella che sul finire degli anni '70 venne abbandonata perché il timore che il pavimento di casa potesse cedere sotto alle gambe della tavola era incontrollabile. Una fobia dettata dalla storia più recente di questo minuscolo borgo, segnato nell'anima dalle barbarie naziste compiute nell'estate del 1944 e ferito nel corpo dai picconi dei minatori che lavoravano nelle sottostanti minieri di lignite. L'intero nucleo piano piano, rischiava di essere inghiottito dalla stessa terra su cui aveva posto le proprie radici e così, non senza riluttanza, gli abitanti di quel piccolo borgo, decisero di abbandolarlo per trasferirsi nella nuova lottizzazione poco distante. 

Per decenni il cucuzzolo di case è rimasto silenzioso, grigio, spettrale. Un mucchietto di ruderi sui quali la vegetazione ha attecchito con grande prepotenza spazzando via vicoli, strade, casolari. Di quello che fu Castelnuovo restano soltanto pochi, essenziali, preziosi elementi: la chiesa, la casa della memoria, il museo Mine edificato nel 2012 dall'amministrazione comunale cavrigliese a memoria delle miniere di lignite e della loro grande importanza.

Una borgo così tanto sui generis che l'attore e regista toscano, Alessandro Benvenuti, nel 1995 lo scelse come set per il film Ivo il Tardivo. Una fama, quella ottenuta dopo il debutto sul grande schermo, che però non è riuscita ad impedire il progressivo deteriorarsi del borgo il quale però, come in ogni lieto fine che si rispetti, è prossimo ad essere salvato. È stata l'amministrazione comunale di Cavriglia ad aggiudicarsi il bando Pnrr di 20 milioni messo a disposizione dalla Regione Toscana. Una cifra cospicua che consentirà a quel mucchietto di tetti di tornarne ad accogliere la vita di tutti i giorni.

L'uomo che ispirò Ivo il Tardivo di Alessandro Benvenuti

Castelnuovo in Avane, il borgo che rinasce: sabato 5 marzo sopralluogo di Giani

La decisione è stata presa, Castelnuovo in Avane è il borgo che potrà rinascere grazie ai 20 milioni messi a disposizione dal Ministero della cultura nell’ambito del Pnrr. Ora si tratta di partire e il sopralluogo di domani, sabato 5 marzo, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani è un primo passo simbolico del percorso che riporterà vita, abitanti, funzioni nell’antico paese da ridestare. Il presidente sarà a Castelnuovo alle 15, accompagnato da sindaco e vicesindaco di Cavriglia, Leonardo Degl’Innocenti o Sanni e Filippo Boni. La visita partirà dal termine di via XXV aprile. Il progetto di rinascita del borgo in provincia di Arezzo è stato scelto tra i 44 presentati alla Regione: entro il 15 marzo dovrà essere presentato al Ministero. Alla sua realizzazione collaboreranno insieme Regione e Comune.