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"Il mio successore sarà straordinario". Il bilancio dell'arcivescovo Fontana: "13 anni al servizio di Arezzo"

La Diocesi dallo scorso gennaio è in attesa di conoscere chi prenderà il posto di Riccardo Fontana, che in occasione delle celebrazioni per San Donato, ha stilato un bilancio delle attività svolte durante il mandato

“Non so ancora chi sarà il mio successore però, ne sono certo, sarà una persona straordinaria capace di valorizzare questa città magica e questa terra complessa e ricchissima”. L’arcivescovo di Arezzo, Riccardo Fontana, in vista delle celebrazioni per il patrono della città, San Donato, stila un bilancio delle attività svolte durante il suo mandato, iniziato il 16 luglio 2009. “Siamo riusciti a risanare alcune importanti criticità - spiega l’arcivescovo - tra queste quelle di carattere economico. Al mio arrivo, la diocesi aveva un conto in rosso di 12 milioni di euro e, grazie alla nostra squadra, siamo riusciti a risanare questo bilancio negativo. Inoltre, abbiamo consentito alla Caritas di acquistare l’immobile di via Fonte Veneziana (1 milione di euro) e poi ne abbiamo predisposto la ristrutturazione (732mila euro). La Case Amoris Laetitia, con un contributo di 736mila euro, è stata completamente rinnovata e ristrutturata. E poi non dimentichiamoci degli interventi di valorizzazione della Pieve di Santa Maria, scrigno di grande importanza per la città che presto sarà oggetto di una nuova e importante opera di riqualificazione. E poi le missioni umanitarie a sostegno della popolazione ucraina e verso tutti coloro che ne hanno avuto più bisogno”.

Dal punto di vista della "forza lavoro", durante il mandato pastorale di Fontana sono arrivati 331 prespiteri, sia religiosi che diocesani in convenzione. Di questi ne sono attualmente presenti 157. “Abbiamo voluto assicurare alla nostra popolazione - spiega ancora l’arcivescovo - un sacerdote, un punto di riferimento per la vita spirituale di ciascuno”.

Il nuovo organo

Da ultimo, in occasione delle celebrazioni per il santo patrono (6 e 7 agosto) Fontana ha presentato il nuovo organo presente all’interno della cattedrale dei santi Pietro e Donato. “Questo strumento - ha precisato - è la manifestazione della cultura musicale aretina, a partire dal mito di Guido Monaco. Per rispetto di essa è stata mantenuta sullo strumento la consolle del maestro Coradini. Un meraviglioso lascito che sarà in grado di suonare anche composizioni moderne e realizzato con materiali preziosi come il cedro del Libano”. L’intervento ha avuto un costo di 100mila euro, in gran parte frutto di donazioni e lo strumento è stato realizzato da Paolo Ciabatti, un organista aretino, avvalendosi della collaborazione di due artigiani, Marco Santi e Andrea Pettinari, sotto la supervizione del geometra Vincenzo Sica.

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“Lo strumento - spiega il maestro Eugenio Maria Fagiani - è fatto seguendo il principio della parsimonia, non certo del risparmio. Si tratta di un organo corale, grande, che ha 25 registri, 1600 canne e dispone di tutta la tecnologia contemporanea. È molto versatile ed ha espressione, una caratteristica fondamentale. Avevamo prima uno strumento neoclassico, ora abbiano uno strumento moderno. Abbiamo creato una struttura di piccolo impatto, gestibile, una soluzione che possa essere viva per lungo tempo. Si tratta di un grande successo, abbiamo risolto un problema annoso”.

“La realizzazione del nuovo organo della Cattedrale ha portato alla nascita di un gruppo meraviglioso, una vera famiglia con la quale è bello e facile lavorare – racconta Cesare Ganganelli, direttore della Cappella musicale della Cattedrale -. Inoltre coincide con la nascita di una nova Cappella musicale, un gruppo stabile che anima le tante liturgie nel corso dell’anno nel Duomo aretino. Così farà per esempio il prossimo 7 agosto nella festa del patrono san Donato, che si alternerà al coro di Sansepolcro e alla Vox Cordis del maestro Lorenzo Donati”.

Il nuovo organo consente anche una nuova valorizzazione dell’affresco che era coperto dal vecchio organo. La Madonna con Bambino e Storie dei Santi Cristoforo e Giacomo, 1340-1360 circa, collocato nella parete destra della Cattedrale di Arezzo è stato oggetto di un intervento di revisione conservativa realizzato da Rossana Parigi. L’affresco infatti si presentava completamente coperto da una patina grigia, presumibilmente causata da deposito di polveri, particellato incoerente e nero fumo, che condizionava negativamente la lettura dell’immagine. Il lavoro di restauro è consistito principalmente in una pulitura della superficie, effettuata con pennelli morbidi, micro aspiratori a velocità controllata, e spugne naturali imbevute in acqua demineralizzata; controllo dell’adesione dell’intonaco al supporto murario, e successivo adeguamento cromatico, sia delle parti abrase della superficie che del neutro circostante.

San Donato

Le celebrazioni del patrono san Donato saranno connotate quest’anno da un forte valore culturale e rappresenteranno un’importante occasione di riflessione sulla nostra Chiesa. Le celebrazioni infatti, saranno scandite dall’inaugurazione del nuovo organo della Cattedrale, in programma il 6 agosto alle 17.30 con un concerto eseguito dal maestro Eugenio Maria Fagiani. Un’operazione che permette di valorizzare anche l’affresco della Madonna con Bambino e Storie dei Santi Cristoforo e Giacomo di Andrea di Nerio, restaurato per l’occasione e che viene affiancata dalla presentazione di un nuovo evangelistario. Operazioni all’insegna di una ripresa culturale e nate dall’impulso dell’arcivescovo Riccardo Fontana.

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