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Ristoratori ottimisti anche se le temperature in picchiata hanno frenato l'esordio

"I tavolini all'aperto ci permettono di compensare i posti che abbiamo dovuto eliminare per rispettare il distanziamento". E' un coro unanime quello che si leva dai ristoranti del centro storico. Da via Crispi a Piazza San Francesco tutti con il pollice alzato quando viene chiesto un parere sulla maxi area pedonale. "Speriamo ovviamente che il tempo possa migliorare" confessa Alessandro Lombardi, titolare de 'Gli Ostinati'. Anche lui come Federico Vestri del Crispi's ha approfittato dell'ordinanza per apparecchiare in strada.

"Abbiamo riaperto il 18 maggio - racconta Federico - quella sera nonostante la pioggia e il freddo abbiamo avuto un buon numero di clienti, alcuni hanno anche mangiato all'aperto. Gli aretini hanno voglia di tornare fuori, di uscire, dopo aver passato due mesi chiusi in casa. Ovviamente dobbiamo rispettare tutte le norme di sicurezza".

A partire dalla mascherina che ha tolto qualcosa nel rapporto tra il ristoratore e il cliente.

"Personalmente a me non piace lavorare con la mascherina, è come se mancasse qualcosa - sottolinea Chiara Cozzari del Dirty Rat - il cliente va in un locale per stare bene e l'espressione del volto, un sorriso, sono aspetti che servono per comunicare. Poi è chiaro che in questo momento è giusto e dobbiamo rispettare questa norma".

E proprio sulle mascherine, tema clado della settimana, sono puntati gli occhi di tutti - vigili urbani e carabinieri in primis - almeno in piazza San Francesco.

"Abbiamo una scorta personale e se qualcuno dovesse presentarsi senza mascherina la forniremo noi ma per adesso non è mai accaduto - racconta Matteo Pucci del Sottopiazza, un locale che ha deciso di chiudere in anticipo rispetto all'orario consentito per dare anche un segnale - come ci siamo organizzati? Abbiamo uno steward ma soprattutto affisso della segnaletica che riporta le norme da rispettare. Per adesso però non c'è mai stato alcun problema".

Ma tra le varie norme da tenere bene a mente c'è quella relativa alle prenotazioni.

"Dobbiamo tenere le prenotazioni 'in archivio' per 14 giorni - spiegano in coro i ristoratori, costretti ovviamente dai decreti per arginare l'emergenza sanitaria - è sempre preferibile prenotare, ma ovviamente accogliamo anche chi si presenta sul posto".

Questa sera la maxi area pedonale concederà il bis, e questa volta si spera in un meteo più clemente. Intanto la possibilità di poter usufruire di strade e piazze ha riscosso il primo consenso, quello dei ristoratori.

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