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Cronaca

Dissennati e la Giostra: un amore così grande. Evento degli Sbandieratori per ricordare lo storico presidente

"Sono passati 20 anni da quando il nostro Presidente ci ha lasciato: personalità di notevole spicco della Città di Arezzo è stato anche Capitano Vittorioso del Quartiere di Porta Crucifera oltre che regista della Giostra, Scrittore e Giornalista...

"Sono passati 20 anni da quando il nostro Presidente ci ha lasciato: personalità di notevole spicco della Città di Arezzo è stato anche Capitano Vittorioso del Quartiere di Porta Crucifera oltre che regista della Giostra, Scrittore e Giornalista impeccabile cercò di tenere alto il nome della Giostra Del Saracino e della Sua amata Città". Con queste parole, sentite e cariche di nostalgia, l'Associazione Sbandieratori ricorda Carlo Dissennati.

"Per commemorare i 20 anni dalla scomparsa - comunica l'associazione con una nota - si terrà una serata in sua memoria incentrata sui ruoli da lui avuti nella Giostra del Saracino". L'iniziativa si svolgerà giovedì 1 dicembre alle ore 21.00 presso la sede dell’Associazione Sbandieratori di Arezzo.

All'appuntamento interverranno Sergio Rossi (Associazione Sbandieratori), Luca Berti (Presidente Società Storica Aretina), Giorgio Marmorini (già Rettore del Quartiere di Porta Crucifera). La serata sarà introdotta dal saluto del sindaco Alessandro Ghinelli e dell’attuale presidente Giovanni Bonacci; il moderatore sarà Saverio Crestini, nipote del presidente Dissennati e addetto stampa della Giostra del Saracino. LA SUA STORIA Nato il 27 agosto 1924 a Vignola, in provincia di Modena, Dissennati ha iniziato a scrivere per il quotidiano La Nazione nel 1952 e dopo una lunga gavetta divenne vice Capo Servizio della redazione di Arezzo alla fine degli anni ’70. Laureato in economia e commercio è stato impiegato ACI e consigliere della Croce Bianca. La sua vita è stata caratterizzata da una viscerale passione per la Giostra del Saracino, rievocazione che ha difeso e tenuto in piedi fin dagli anni Sessanta grazie al suo carisma: in quel periodo storico, infatti, la Giostra attraversava un momento buio, tanto che si pensò di non correrla più, ma Dissennati con la forza dei suoi articoli pubblicati ne La Nazione riuscì a tenere sempre viva quella piccola fiamma di ardore presente nei pochi aretini che amavano profondamente il Saracino. A livello prettamente giostresco, il 7 settembre 1958 vinse una lancia d’Oro da Capitano di Porta Crucifera con la coppia di giostratori Marino Gallorini e Arturo Vannozzi, trionfo che lo consacrò di diritto nella storia di Palazzo Alberti.

Il suo grande e smisurato amore, però, era rivolto ad un gruppo che ha segnato la sua vita: Carlo Dissennati è stato presidente del Associazione Sbandieratori di Arezzo dal 1964 al 1996, la bellezza di trentadue anni, realtà con la quale ha girato tutto il mondo tenendo alto il nome della nostra città e della nostra cultura. Dissennati lasciò un segno indelebile nell’Associazione soprattutto a livello umano, tanto che dopo la sua scomparsa la “Scuola sbandieratori” prenderà il suo nome e gli sarà così intitolata.

Carlo Dissennati è stato il primo autore di un libro sulla Giostra: nel 1966 pubblicò il celebre “Le Mille Lance del Saracino”, opera che ripercorre la storia delle edizioni dal 1931 al 1965 presentando un lavoro unico nel suo genere e che tutt’ora viene consultato per la dovizia di notizie e aneddoti riportati. Nel 1982 pubblicò la sua seconda opera, “Giostra del Saracino”, libro prettamente fotografico realizzato insieme all’amico fotografo Bruno Tavanti e al collega Massimo Benigni.

Tra il 1976 e il 1978 Dissennati ricoprì anche il ruolo di Coordinatore di Regia ed entrò a far parte del Comitato cittadino della Giostra del Saracino.

Morì il 4 novembre 1996, il giorno di San Carlo Borromeo.

L’Istituzione Giostra volle rendergli onore dedicandogli la Prova Generale del 2008, vinta da Porta Crucifera con i giostratori Gabriele Gamberi e Fabrizio Fani, targa che ha trovato la sua collocazione naturale tra le mura di Palazzo Alberti, proprio dov'è custodita la lancia da lui conquistata nel 1958.

Quella per la Giostra è una passione che ha sempre fatto parte della sua famiglia, contagiata dagli albori: il suocero Rinaldo Mugnai, padre di sua moglie Paola, è stato il primo Rettore vittorioso di Porta Sant’Andrea nel 1933, primo fotoamatore della Giostra iscritto al Fotoclub La Chimera e corrispondente dell’Istituto Luce. Il nipote Saverio Crestini ha proseguito le sue orme pubblicando nel giugno 2013 un nuovo libro sulla Giostra, “Arezzo 1931 – La Rinascita del Saracino”, a lui dedicato.

Amante di Arezzo e della sua storia, sarà sempre ricordato per il grande amore che spese per renderla grande e conosciuta in tutto il mondo.'

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