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Vasari Rugby: al fianco degli azzurri al Sei Nazioni. E l'aretino Bianchi scende in campo

Il massimo risultato che una società sportiva può ottenere con il lavoro di tutte le sue componenti, ma soprattutto dei suoi tecnici, è la convocazione di uno dei suoi atleti in Nazionale. Quello diventa il punto di arrivo, costituisce il...

Il massimo risultato che una società sportiva può ottenere con il lavoro di tutte le sue componenti, ma soprattutto dei suoi tecnici, è la convocazione di uno dei suoi atleti in Nazionale. Quello diventa il punto di arrivo, costituisce il riferimento, una meta da raggiungere soprattutto per i più piccoli che hanno la passione più autentica nell’avvicinarsi al rugby.

Il Vasari Rugby Arezzo domani sarà in massa a Prato per tifare per la Nazionale under 20 che sta disputando il 6 Nazioni di categoria e che incontrerà l’Irlanda allo stadio Chersoni alle ore 19,00; ma sarà a Prato soprattutto per godersi la soddisfazione di vedere Jacopo Bianchi inserito tra i 15 che scenderanno in campo.

Jacopo, come molti altri, ha cominciato da piccolo avvicinandosi al rugby per curiosità; l’ambiente, i ragazzi incontrati al campo del Vasari e i tecnici hanno fatto il resto, e così è cominciata una lunga carriera di soddisfazioni che lo ha portato ad essere un giocatore di grande livello. Oltre ai tanti tornei e campionati giocati con il Vasari, tra i quali alcuni vinti come il Campionato under 16 élite, è stato selezionato per la rappresentativa zonale under 14 del Comitato Regionale ed è entrato nell’Accademia Zonale di Prato che seleziona e forma i migliori giocatori del territorio. Passato in prestito per due anni al Firenze 1931, dove ha ottenuto grandi soddisfazioni per le sue capacità sportive, da quest’anno è nuovamente tesserato Vasari Rugby e si sta formando all’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” di Parma, dalla quale sono usciti alcuni dei migliori talenti del rugby italiano.

La stessa storia l’ha vissuta e la vive Michele Mancini Parri, in Accademia a Parma con Jacopo Bianchi, al momento non inserito nella rosa della Nazionale under 20 ma che presto sarà in campo, magari con Jacopo per condividere questa esperienza; la stessa storia la stanno vivendo Andrea Chianucci e Leonardo Mariottini, che un anno fa giocarono ad Arezzo nella Selezione Nazionale Under 17 contro la Francia, e che dal 12 al 15 febbraio saranno a Tirrenia per il raduno della Nazionale under 18 in vista dei prossimi impegni internazionali.

Il Vasari Rugby è naturalmente orgoglioso del risultato dei ragazzi, frutto del lavoro della Società; ma tiene comunque a sottolineare che il traguardo che Jacopo, Michele, Andrea e Leonardo hanno raggiunto è anche merito loro, della costanza negli allenamenti, della serietà che contraddistingue la loro storia sportiva che, per talenti come loro, è praticamente agli inizi e può portarli a soddisfazioni ancora maggiori.

Una parte del merito poi, ed è l’aspetto che appare meno ma è indispensabile, è il sostegno dei genitori e delle famiglie, la quantità di maglie infangate che sono state ripulite, i terzi tempi preparati e serviti nei tornei, il tifo per le squadre del Vasari, in poche parole quel senso di appartenenza e quel legame con la Società che porta davvero a considerare il Vasari Rugby una grande e numerosa famiglia.

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