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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Un tamponamento prima e la safety car poi: niente punti per la Lamborghini di Andrea Piccini

Un’altra domenica non certo favorevole ad Andrea Piccini e ai compagni di equipaggio della Lamborghini Huracan nel secondo appuntamento con la Blancpain Endurance Series 2016 sul circuito inglese di Silverstone. Come successo a Monza, la vettura...

Un’altra domenica non certo favorevole ad Andrea Piccini e ai compagni di equipaggio della Lamborghini Huracan nel secondo appuntamento con la Blancpain Endurance Series 2016 sul circuito inglese di Silverstone. Come successo a Monza, la vettura ha subito un nuovo tamponamento che anche stavolta ha fatto sfumare l’opportunità di andare a punti nella classifica della Gt3, pur non provocando in questo caso il ritiro dalla competizione. Il pilota di Sansepolcro e i colleghi Michele Beretta e Luca Stolz masticano ancora amaro dopo aver tentato di recuperare in gara il terreno perso nelle qualifiche, dove l’auto del Grasser Racing Team aveva fatto fatica nello sfruttare il picco delle prestazioni delle gomme, mancando alla fine per soli 2 decimi l’ingresso nella “top 15”. Ottima, comunque, la partenza di Beretta, che riusciva a rimontare qualche posizione fino a quando non veniva toccato da una Nissan; a quel punto, la Lamborghini – con lievi danni riportati nella parte posteriore - si è ritrovata in fondo a un plotone di 50 vetture e il giovane “driver” di Lecco ha avuto pur sempre la capacità di trovare un ritmo di marcia abbastanza buono, che gli ha permesso di risalire fino alla 30esima posizione, perché a quel punto la sua ora di gara era terminata. Volante affidato quindi a Stolz, che ha ulteriormente migliorato la situazione consegnando al 21esimo posto l’auto a Piccini per i 60 minuti conclusivi. Ed ecco l’altro inghippo: la Huracan viene doppiata dalla leader della corsa e dopo un paio di giri entra in pista la “safety car”, che ovviamente si piazza davanti alla macchina in testa; Piccini si ritrova così impossibilitato a muoversi e le altre vetture non bloccate dalla “safety car” ne approfittano per compiere in pratica un giro e riaccodarsi al gruppo. La situazione è così compromessa e Piccini può togliersi solo la platonica soddisfazione di tenere il passo del gruppetto di dirette inseguitrici delle due battistrada, una Mercedes e un’Audi, che sono nettamente più veloci delle altre. Alla fine, permangono il 21esimo piazzamento assoluto e il 15esimo di classe, ma soprattutto un nuovo rimpianto per ciò che poteva essere e che invece non è stato. “Anche a Silverstone c’erano le condizioni per andare a punti – ha commentato Andrea Piccini – ma purtroppo quel contatto ha vanificato tutto, al di là di ciò che è successo in seguito con la safety car. Peccato, perché il passo che avevamo preso era quello buono”. Un mese abbondante di pausa e il 24 e il 25 giugno prossimi c’è l’appuntamento francese sulla pista del “Paul Ricard”. Sarà finalmente la volta buona?

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