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Un pari con più luci che ombre. L'Arezzo rallenta, le rivali frenano

Partiamo dalla fine. Per capire e realizzare quanto di buono lascia il pari con la Lucchese è necessario partire dall'applauso a fine partita della Curva Sud, dal coro che ha richiamato la squadra che stava imboccando la strada per lo spogliatoio...

Partiamo dalla fine. Per capire e realizzare quanto di buono lascia il pari con la Lucchese è necessario partire dall'applauso a fine partita della Curva Sud, dal coro che ha richiamato la squadra che stava imboccando la strada per lo spogliatoio sotto al settore.

A questo Arezzo poco si può rimproverare. Moscardelli e compagni hanno dato tutto contro la barricata rossonera del primo tempo. Hanno pure scoperto il fianco nella ripresa quando la Lucchese aveva preso coraggio e l'Arezzo aveva aumentato la distanza tra i reparti per cercare il gol. Il pari ferma a cinque le vittorie consecutive ma non la serie utile.

Solini marca Fanucchi

Prosegue l'imbattibilità difensiva. Il pari con la Lucchese conferma che con l'innesto di un classe '94 di nome Alberto Barison e dando fiducia a un Matteo Solini cresciuto come non mai questo Arezzo ha costruito nel mese di gennaio un reparto difensivo solido e sicuro. E c'è un altro particolare: l'Arezzo non ha preso gol pur schierando una difesa incentrata sulla linea verde tra Solini (1993), Barison (1994) e Borra (1995).

I meriti di Galderisi. Ha compattato la squadra, anzi ha unito giocatori e tifosi davanti alle difficioltà societarie che stanno interessando il club. Nanu ha preparato la sfida con l'obiettivo di costringere gli amaranto sull'esterno, tenendo d'occhio la zona centrale. Risultato: tanti cross, poche possibilità per Polidori e Moscardelli di incidere dentro il cuore dell'area. Diamo a Galderisi il merito di aver preparato la partita nel migliore dei modi.

Un buon punto o due punti persi? Un punto guadagnato. L'Arezzo mantiene l'imbattibilità e prosegue il proprio percorso di crescita. Come detto anche da Sabatino e Barison in sala stampa è mancato solo il gol. Non c'è altro da rimproverare ed è questo che lascia ben sperare. L'Arezzo rallenta ma non frena bruscamente come Alessandria e Cremonese. Il cavallino viene da una serie utile di tutto rispetto, le avversarie invece o sono scivolate in classifica (Cremonese), o sentono il fiato sul collo delle inseguitrici (Alessandria) o sono alle prese con una rosa falcidiata dagli infortuni (Livorno).

Quindi niente drammi soprattutto dopo un inizio 2017 che ha riportato allo stadio almeno un migliaio di tifosi in più.

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