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Un anno fa lo sfogo di Capuano. Quanto è cambiato l'Arezzo

E' passato solo un anno da quell'episodio negli spogliatoi di Lucignano. Una delle pagine più discusse e certamente con meno onore che vide protagonista l'Arezzo. In quel preciso momento arrivò la conferma che il giocattolo si era rotto, qualcosa...

E' passato solo un anno da quell'episodio negli spogliatoi di Lucignano. Una delle pagine più discusse e certamente con meno onore che vide protagonista l'Arezzo. In quel preciso momento arrivò la conferma che il giocattolo si era rotto, qualcosa era cambiato nell'allenatore e nei rapporti con spogliatoio e dirigenza.

"I've scann". Mercoledì 7 ottobre 2015. L'Arezzo era in campo a Lucignano per un test infrasettimanale in vista della partita con la Carrarese in programma il sabato seguente. L'Arezzo non brilla e cade per 1-0 contro una squadra di Promozione, come sottolineerà il mister a fine partita.

L'Arezzo rientra negli spogliatoi e il mister si scatena. Ma Capuano non fu l'unico protagonista della vicenda. L'audio venne registrato da uno dei calciatori presenti nello spogliatoio. Da quel Nicolò Sperotto cercato dallo stesso Capuano nella sessione estiva di calciomercato e che confessò di aver premuto il testo rec solo dopo alcuni giorni. Sperotto tra l'altro giocò anche la partita con la Carrarese nonostante fosse già finito, seppur non ufficialmente, sul banco degli imputati.

L'audio iniziò a circolare nelle ore immediatamente successive alla registrazione ma solo nella giornata di venerdì 9 ottobre diventò di dominio pubblico.

capuano-tapiroUna ribalta mediatica che sembrava non aver fine, acuita anche dal tremendo 4-1 incassato ad opera della Carrarese. Da allora per alcuni mesi via alle incursioni de Le Iene, Striscia la Notizia con tanto di Tapiro d'oro.

Lo sfogo negli spogliatoi arrivò dopo anche alcune dichiarazioni dell'allora mister amaranto che non passarono inosservate. Vedi ad esempio "i vermi strisciano, si nascondono sotto terra e quando provi a calpestarli scappano da tutte le parti'' alla vigilia della trasferta di Pontedera riferito a persone vicine allo staff tecnico e alla prima squadra.

Sono passati solo 365 giorni da quella registrazione ma il clamore mediatico si è ridotto solo pochi mesi fa e non completamente.

Intanto l'Arezzo si è strutturato da quel 7 ottobre inserendo professionisti in alcuni ruoli chiave del proprio organigramma. Un cambio di registro che ha avuto come risultato finale una rosa rinnovata e sulla carta più forte e completa. A dire la verità però il risultato più significativo del ritorno alla normalità è stato quello di sentir parlare soprattutto di calcio giocato, di moduli e schemi, di programmi e campagna acquisti. Nessuna allegoria, nessun epiteto.

Solo calcio giocato dove l'unico spettacolo è quello offerto dal campo. Twitter @MatteoMarzotti

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