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Stipendi non pagati. Cosa rischia l'Arezzo e come può mettersi in regola

Adesso l'allarme lanciato da Orgoglio Amaranto inizia ad essere più chiaro. L'Arezzo che ieri ha diramato una nota stampa con cui spiegava di aver depositato i documenti necessari per potersi iscrivere al campionato, in realtà deve ancora...

Adesso l'allarme lanciato da Orgoglio Amaranto inizia ad essere più chiaro. L'Arezzo che ieri ha diramato una nota stampa con cui spiegava di aver depositato i documenti necessari per potersi iscrivere al campionato, in realtà deve ancora risolvere una questione non di poco conto.

Il problema è sempre lo stesso, quello che è costato il meno uno in classifica che a dire la verità era stato annunciato da Mauro Ferretti in conferenza stampa più di una settimana fa. Non sono ancora stati saldati gli stipendi. Tutta colpa di una trattativa poi sfumata per il passaggio di proprietà se il bonifico destinato a saldare i compensi di aprile e maggio dei dipendenti non era arrivato in tempo il 26 giugno scorso.

"Questione di giorni e risolveremo tutto intanto abbiamo provveduto all'iscrizione della squadra al campionato". Aveva detto Ferretti in sala stampa. In realtà gli incartamenti sono stati depositati tra mercoledì e giovedì di questa settimana a Firenze.

Un comunicato stampa diramato dalla società nel pomeriggio di venerdì (30 giugno) aveva poi confermato quanto trapelato ore prima da viale Gramsci. Ma non solo. La nota dell'Arezzo spiegava che l'iscrizione era in regola anche se all'appello mancava solo la fideiussione il cui termine ultimo scadrà il 5 luglio.

Adesso arriva la conferma che gli stipendi arretrati non sono stati saldati come inizialmente sembrava nella data del 28 giugno. Da qui il monito di Orgoglio Amaranto. La situazione è delicata ma non ancora irreversibile perché c'è tempo fino al 14 luglio per mettersi in regola.

Se entro quella data non dovesse arrivare il bonifico (200mila euro) il Cavallino sarà estromesso dal campionato. Il patron Mauro Ferretti non ha gradito la nota di Orgoglio Amaranto - che questo pomeriggio ha registrato le dimissioni del presidente Roberto Cucciniello - e anziché rispondere punto su punto ha chiesto se i tifosi lo vogliono ancora come presidente o meno. Ancora una volta l'allenatore e il mercato passano in secondo piano perché ad oggi ci sono altre priorità da risolvere. Articoli correlati:

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Twitter @MatteoMarzotti

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