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Motogiro d'Italia. Ad Arezzo fa tappa la 25esima edizione

Arriva venerdì 24 giugno ad Arezzo, la sesta e penultima tappa delle sette in programma, della venticinquesima Rievocazione Storia del Motogiro d’Italia, la manifestazione di moto d’epoca, partita domenica 19 da Terni dove vi farà ritorno sabato...

Arriva venerdì 24 giugno ad Arezzo, la sesta e penultima tappa delle sette in programma, della venticinquesima Rievocazione Storia del Motogiro d’Italia, la manifestazione di moto d’epoca, partita domenica 19 da Terni dove vi farà ritorno sabato 25, dopo aver percorso quasi 1900 chilometri. L’evento è organizzato dal Moto Club Terni L. Liberati – P. Pileri ed è realizzato sotto l’egida della Federazione Motociclistica Italiana. L’edizione “SILVER” oltre che per i cinque lustri, verrà ricordata anche perché fa parte ufficialmente del calendario internazionale FIM. Proprio per questo gli organizzatori hanno pensato a un percorso lungo e turisticamente molto valido, con tanto di sconfinamento in Slovenia, coniugando come sempre al meglio: sport, passione per le moto e turismo su due ruote.

La tappa che si conclude ad Arezzo partirà dal centro storico di Rovigo e dopo aver attraversato quasi interamente le provincie di Rovigo, Ferrara, Bologna e Firenze, arriverà nella città del Vasari a metà pomeriggio proveniente da Reggello. L’ingresso in provincia di Arezzo avverrà a Pian Di Sco’, la colorita carovana proseguirà quindi per Terranuova Bracciolini dove l’arrivo dei primi concorrenti è previsto per le ore 15.00 in Piazza della Repubblica. Qui ci sarà l’ultimo controllo tecnico, con il riordino e una sosta con ristoro, curata dalla Pro Loco di Terranuova che nella circostanza organizzerà una particolare accoglienza per tutti i partecipanti. Il gruppo motociclistico formato da una cinquantina di moto storiche con una età media di sessanta anni, più una quarantina di moto moderne dell’organizzazione, proseguirà per Castiglion Fibocchi e quindi arrivare ad Arezzo in Piazza Grande alle ore 16.00. Dallo stesso luogo ripartirà sabato alle ore 9.00 dopo aver effettuato una prova speciale cronometrata di abilità proprio in Piazza Grande. L’organizzazione locale della tappa è affidata al Moto Club Etruria che, con alcuni suoi motociclisti, scorterà l’intera carovana da Terranuova Bracciolini fino l’arrivo.

La Rievocazione Storica del Motogiro è uno dei maggiori eventi itineranti riservati alle moto storiche che si svolge al mondo e richiama il Motogiro agonistico che si è svolto dal 1953 al 1957, quando alla gara prendevano parte anche 500 piloti ed era considerato la Mille Miglia delle due ruote, al quale partecipavano in modo ufficiale le più importanti case motociclistiche del tempo.

Ovviamente oggi non si raggiungono più questi numeri di partecipanti, sarebbe oltretutto impossibile gestire eventi di questo tipo con il traffico odierno, ma l'importanza che ha assunto il Motogiro in questi 25 edizioni ha sempre più una valenza internazionale, tanto che ormai i due terzi degli iscritti provengono da altri paesi o meglio da altri continenti. Particolarmente apprezzata la scelta del percorso e del programma 2016 che ha richiamato molti americani, inglesi, olandesi, spagnoli, tedeschi e per la prima volta, anche turchi. Fra i partecipanti di altri continenti, una particolare menzione la meritano: Robin Webster che con la sua Morini 175 del 1957 è partito dalle isole Hawaii, Lex Harris e la moglie in sella a una Ducati sport 175 del 1956 partiti da Perth in Australia e poi non si può non citare Jack Silverman, proprietario del più importante museo al mondo di arte indiana che ha lasciato Aspen in Colorado per partecipare al Motogiro con una rara Ducati 175 SS del 1956.

L’edizione di quest’anno, ripropone in gran parte il percorso che fece il Motogiro nel 1955, quando arrivò a Trieste per festeggiare il ritorno all'Italia della città giuliana, anche le tappe richiamano quell'edizione soprattutto per la lunghezza, alcune sfiorano i 400 chilometri per un totale di 1900, per questo gli organizzatori hanno deciso di dividerlo in sette frazioni, una in più di quelle degli ultimi anni, comprendendone anche una di riposo a Bled in Slovenia.

Dopo la partenza da Terni e la prima tappa a Ferrara che con i suoi 400 chilometri è stata la più lunga di tutte, la carovana motociclistica si è fermata lunedì a Trieste, ha proseguito poi per Bled in Slovenia, dove è stato osservato un giorno di riposo, necessario a risistemare diverse moto che stavano accusando la fatica, quindi giovedì il rientro in Italia, con il via ufficiale della quinta frazione, TarvisioRovigo. Dalla città veneta i “motogirini” partiranno alle 8.00 in direzione Arezzo dove la sesta tappa terminerà dopo 324 km, infine sabato 25 il balzo finale da Arezzo a Terni,

Trascorsi ormai quasi sessanta anni dall’ultima edizione del Motogiro agonistico, sono rimasti veramente pochi i piloti ancora in vita, fra questi una citazione la merita sicuramente lo spoletino Remo Venturi, vincitore dell’edizione del 1957 e che ha preso parte alla rievocazione fino due anni fa, in sella alla sua fida MV175 Disco Volante. Ormai giunto quasi alla soglia dei 90 anni, in perfetta salute, non è in gara, ma è comunque al seguito della manifestazione. Fra le moto d’epoca presenti, la parte del leone la fanno le storiche case italiane degli anni 50-60 con in testa Ducati, Gilera, MV Agusta, Morini, Benelli e Rumy, molte anche le moto moderne e le “Classiche” anni 70, non mancano poi moto di produzione artigianale o limitata, veri e propri gioielli dal valore inestimabile.

Il Motogiro agonistico si è svolto dal 1953 al 1957, prima che nel 1958 venissero abolite tutte le gare su strade aperte al traffico, dopo la tragedia di De Portago alla 1000 Miglia del ‘57, ma poi alla metà degli anni sessanta venne ripreso con la formula della regolarità e in quella circostanza, nella categoria scooter, vinse il francese Tony Tessier che a distanza di mezzo secolo, torna in gara con la stessa Lambretta Innocenti proprio per festeggiare la ricorrenza.

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