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L'Arezzo Karate costruisce il proprio futuro dai più piccoli

L'Arezzo Karate guarda al futuro con ottimismo, forte di un nutrito gruppo di bambini e di ragazzi che fanno sognare il raggiungimento di nuovi grandi successi. La società è stata per anni ai vertici del panorama nazionale, vincendo una trentina...

L'Arezzo Karate guarda al futuro con ottimismo, forte di un nutrito gruppo di bambini e di ragazzi che fanno sognare il raggiungimento di nuovi grandi successi. La società è stata per anni ai vertici del panorama nazionale, vincendo una trentina di titoli italiani e prestando numerosi atleti e tecnici alla nazionale, ma ha recentemente cambiato rotta decidendo di concentrare i propri sforzi prevalentemente verso la crescita e il rilancio del settore giovanile. La consapevolezza è infatti che solo partendo dai più piccoli sia possibile iniziare a lavorare per ricreare una squadra agonistica competitiva ai massimi livelli e, di conseguenza, il compito di curare lo sviluppo del vivaio dell'Arezzo Karate è stato affidato ad Alessandro Balestrini, maestro VI dan che è stato a lungo allenatore della nazionale italiana. In questa stagione, la società ha aggregato una trentina di atleti divisi nelle varie categorie Bambini (fino a 7 anni), Fanciulli (8-9 anni) e Ragazzi (10-11 anni), a cui il karate viene proposto in una forma non agonistica ma orientata esclusivamente al divertimento, alla preparazione fisica e all'insegnamento dei valori dello sport. Questo gruppo svolge un'attività ludica che, pur basata sugli esercizi e sulle tecniche del Kumite (Combattimento), fornisce al bambino quelle abilità motorie necessarie per affrontare in futuro ogni altra attività sportiva. Oltre agli allenamenti nella palestra Royal Gym, questi bambini nel corso della stagione hanno vissuto alcune manifestazioni regionali, come il Gran Premio Giovanissimi, che hanno permesso loro di sfidare i coetanei del resto della Toscana in un clima di festa e di confronto. «L'obiettivo - spiega Balestrini, - è di far giocare e divertire i nostri bambini, proponendo il karate come un'esperienza ludica e senza le tensioni dell'agonismo. Siamo orgogliosi di aver ricreato questa solida base giovanile perché solo lavorando bene con il vivaio sarà possibile in futuro riuscire a raccogliere successi a livello regionale, italiano e internazionale».

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