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Infortunio all'arbitro, quel precedente a Civita Castellana...

C'è un precedente nella storia recente dell'Arezzo a cui in molti hanno pensato quando gli altoparlanti dello stadio "Bacigalupo" di Savona hanno annunciato la fine dell'incontro a causa dell'infortunio occorso al direttore di gara. Va detto...

C'è un precedente nella storia recente dell'Arezzo a cui in molti hanno pensato quando gli altoparlanti dello stadio "Bacigalupo" di Savona hanno annunciato la fine dell'incontro a causa dell'infortunio occorso al direttore di gara.

Va detto subito a scanso di equivoci che all'epoca il campionato era quello di Serie D e il regolamento decisamente più elastico rispetto a quello dei professionisti.

Il 10 novembre 2013 l'Arezzo scende in campo al "Turiddu Madami" di Civita Castellana, provincia di Viterbo, per affrontare la Flaminia. La squadra di Mezzanotti non brilla ma è comunque in vantaggio per 1-0 grazie al gol di Rubechini quando al 24' del secondo tempo l'assistente Roberto Pepe di Ariano Irpino accusa un problema muscolare. Il massaggiatore della Flaminia fa quel che può, ma il dolore rimane. E così, dopo alcuni minuti di gioco, arriva una nuova sospensione con l'arbitro che applica alla lettera il regolamento: il signor Pepe va verso gli spogliatoi con le bandierine che vengono affidate a un dirigente per parte. Tra le fila amaranto torna a Marco Capaccioli, mentre per la Flaminia scende in campo addirittura il presidente Roberto Ciappici che si produce in una discesa in fascia fianco a fianco al proprio terzino scatenando l'ilarità dei presenti in tribuna. La partita terminò con la vittoria dell'Arezzo e tanto buonumore, più per il siparietto che per il gioco.

Un episodio curioso che ha fatto ricordare gli anni duri della Serie D a chi oggi era a Savona e a casa sintonizzato con il proprio pc o con la radio per seguire gli amaranto. D'altronde il regolamento parla chiaro. Non essendo presente il quarto uomo in Lega Pro e non potendo certo investire il primo che passa per il ruolo di arbitro agli oltre cento tifosi aretini non è toccato altro da fare se non risalire in pullman per sobbarcarsi altri 350 km di viaggio dopo soli 10' di gioco. Twitter @MatteoMarzotti
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