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Serie C | Playoff e playout l'unica via percorribile. Spareggi facoltativi per la promozione

Si giocheranno gli spareggi ma su base volontaria. La serie C prova a ripartire in questo modo

Troppe giornate da disputare rispetto al calendario così corto. Ecco spiegato perchè in Lega Pro l'ipotesi di disputare solo playoff e playout ha preso sempre più campo fino a diventare realtà. Il summit tra Figc e Ministero dello Sport ha definito la possibilità del rientro in campo dei professionisti. Il 13 giugno la serie A con la Coppa Italia, il 20 il campionato, mentre il 26 la serie B. Per la serie C la data, che ancora manca all'appello, è quella del 20 o del 27 giugno, ma a decidere sarà il Consiglio Federale del 3 giugno.

Undici giornate di campionato e dieci dei playoff erano troppe pur giocando una volta ogni tre giorni da fine giugno a fine agosto. Ecco perchè gli spareggi sono la via più praticabile. La Coppa Italia però dovrà essere disputata. In finale ci sono Ternana e Juventus U23, due squadre che mantenendo invariato il format dei playoff, sarebbero già qualificate. La vincente della Coppa accederà alla fase nazionale lasciando libero un posto all'undicesima in classifica del proprio girone.

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C'è da dire però che pur mantenendo invariato il format - prima promossa, dalla seconda alla decima in campo - ai club potrebbe essere concesso di giocare solo su base volontaria. D'altronde i club che vogliono scendere in campo per terminare la stagione si contano sulle dita di una mano. Gli altri hanno manifestato il proprio dissenso e l'impossibilità di applicare un qualsiasi protocollo. Ecco allora che ad esempio l'Arezzo, nono in classifica, che anzichè scendere subito in campo contro l'Alessandria, potrebbe alzare bandiera bianca.

A breve si attendono conferme sulle date dei playoff così come su quelle dei playout che potrebbero concludersi entro il 30 giugno per evitare ai club prolungamenti e deroghe dei contratti. D'altronde chi non disputa gli spareggi ha terminato già la propria attività, molto prima del 30 giugno che solitamente è la data che sancisce la fine degli accordi e dei prestiti. Un nodo che andrà analizzato per capire se potrà comportare o meno un risparmio ai club. D'altronde chi gioca fino alla fine dei playoff supererà il limite del 30 giugno, e quindi tra protocolli e emolumenti dovrà mettere a budget altri fondi, chi invece resterà ai box rispetterà le normali scadenze.

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